"Oggi sono molto contento di inaugurare la 32° edizione del Salone del Libro, che possa essere e sarà il Salone della rinascita". Così il Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli è intervenuto, in Sala Oro, all'inaugurazione della kermesse letteraria del Lingotto. Prima di salire sul palco Bonisoli ha incontrato Halina Birenbaum, una delle ultime sopravvissute ai campi di concentramento.
"È il primo Salone - ha aggiunto - che frequento come ministro, è il primo Salone di una nuova fase che supera le difficoltà dello scorso anno quando si parlava di fallimento, delle polemiche tra Torino e Milano, se poteva avere un futuro e chi se ne sarebbe occupato".
"A mio avviso - ha continuato Bonisoli - l'Italia si merita di avere una kermesse letteraria internazionale, che si possa confrontare con le fiere di Francoforte e Parigi".
"Qui -ha continuato Bonisoli - si incontrano la domanda e l'offerta, anche quella dei piccoli editori, i lettori si possono incuriosire e raggiungere un'offerta che spesso non posso trovare nelle librerie".
Il ministro ha poi sottolineato come il Salone sia uno "strumento potente per chi ha fame cultura: i libri permettono la libera circolazione di idee e così le persone possono formarsi uno spirito critico e una mente aperta, per affrontare ciò che è diverso e lontano".
"Con Chiamparino e Appendino abbiamo sempre avuto un confronto costruttivo di collaborazione: quando c'è un obiettivo comune queste idee diverse si possono superare, si può lavorare per il benessere del paese", ha concluso Bonisoli.