"L'estromissione di Altaforte dal Salone del Libro è una sconfitta per tutto quel mondo che vuole essere la cultura italiana e che non può esserlo se esclude qualcuno a priori". Lo ha detto il leader di Casapound Simone Di Stefano, a Torino per un incontro elettorale.
"Secondo noi era il momento per dialogare - ha aggiunto Di Stefano - aprire un dibattito, cercare di capire che in Italia esistono diverse posizioni, diversi punti di vista e che questi devono necessariamente convivere all'interno del cosiddetto gioco democratico, non è una democrazia se alcuni possono parlare e altri no". Sul libro dedicato a Salvini, in catalogo fra quelli della casa editrice, Di Stefano ha spiegato che "questo ha fatto si che la polemica fosse amplificata all'inverosimile".
"Si cerca di dimostrare una vicinanza tra Casapound e Salvini quando questa vicinanza c'è stata cinque anni fa ma oggi non c'è più, perché noi ci candidiamo contro, siamo qui per chiedere il voto per noi e non per Salvini. Se davvero la casa editrice fosse stata di Casapound avrei vietato di far pubblicare un libro a quindici giorni dal voto".
Il leader di Casapound ha poi definito "una bolla di sapone" l'inchiesta aperta dalla Procura di Torino nei confronti di Polacchi, accusato di apologia del fascismo. "Le sue sono opinioni personali che in Italia, per fortuna, non sono perseguibili, visto che lo sancisce la Costituzione. Il reato di apologia del fascismo si configura quando qualcuno cerca di sovvertire l'ordine democratico della nazione. Non è il caso di Casapound, non è il caso di Polacchi, non sarà mai il caso di nessuno. Non c'è nessuno in Italia che vuole sovvertire l' ordine democratico della nazione".
Infine un attacco a Pd e Cinque stelle. "Casapound oggi è al centro dell' attenzione mediatica perché è diventata l'anello di congiunzione tra il Pd e il M5s, che cercano di utilizzarci in qualche maniera per mettere in difficoltà il governo o magari per spingere gli stessi Cinque stelle a chiudere un'alleanza con il Pd. Posso immaginare un futuro governo tecnico - ha concluso Di Stefano - sostenuto da M5s e Pd".
"Di Maio parla in continuazione di Casapound, Raggi anche e il Partito democratico lo fa da una vita. L'interesse e quello di riunire queste forze politiche".