"La decisione presa è la più logica, per fortuna questa vicenda è finita bene, non volevo trovarmi accanto ai neofascisti". Lo ha detto il fumettista Zerocalcare (al secolo Michele Rech), che ha partecipato al Salone del libro dopo una prima rinuncia dovuta alla presenza dello stand di Altaforte, la casa editrice vicina a Casapound poi esclusa dalla kermesse.
"Qualcuno ha sollevato il problema di avere un’organizzazione neofascista che cercava di stare all'interno di questo spazio e di accreditarsi in questo mondo - ha aggiunto Zerocalcare - c'è chi ha detto che non voleva stare vicino a loro e io per primo non volevo trovarmi accanto a chi ha dato coltellate ai fratelli miei. Mi sembra che questa battaglia abbia raccolto un fronte abbastanza ampio, lo stesso Museo di Auschwitz si è esposto in questo senso".
Sui progetti futuri, il fumettista ha annunciato: "vorrei mettermi a fare i cartoni animati, ma mi sono reso conto che non posso farcela da solo. Serve una squadra, dei produttori e mi sto muovendo in quella direzione. È quello che vorrei fare nel 2019”. In attesa della serie animata, al Salone è stata presentata la ristampa dell’edizione di ‘Un polpo alla gola’, con alcune pagine inedite. A ottobre dovrebbe infine uscire una raccolta di inediti.