Queste le parole pronunciate da Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, al termine della processione di stasera nel Santuario di Maria Ausiliatrice.
"Nell’esortazione apostolica postsinodale che Papa Francesco ha scritto per i giovani e per tutto il popolo di Dio, il Santo Padre parla di Maria e pone in risalto anzitutto il suo “sì” temerario, con cui ella aderisce alla chiamata di Dio. Maria risponde all’angelo Gabriele: «Avvenga per me secondo la tua parola». Questo “avvenga per me” non è un’accettazione passiva, rassegnata, come a dire: “Vediamo che cosa succede”, ma un’affermazione lucida e decisa, determinata".
Maria ha saputo osare e fidarsi fino in fondo di Dio e della sua chiamata, ha scommesso su questa chiamata e se ne è resa responsabile... Ma Maria non ha mai ritirato il suo “sì” iniziale. Il suo desiderio di accettare e tentare l’impresa che le veniva richiesta è stato più forte delle incertezze, dei dubbi e delle difficoltà... Per questo Maria ci insegna a non perderci d’animo e a resistere ai dubbi e alle debolezze che pure ci portiamo nel cuore".
"Questa speranza che va oltre ogni compromesso, Maria la esercita non solo verso Dio, ma anche verso il suo prossimo: non ha timore di affrontare un viaggio difficile e faticoso per andare dalla cugina Elisabetta, per farsi serva e aiutarla in un momento faticoso per lei, che attendeva un figlio in tarda età... Accetta di farsi madre dei suoi discepoli sotto la croce e di stare con loro per invocare nel Cenacolo la venuta dello Spirito Santo promesso".
"Questa ragazza, afferma Papa Francesco, è la madre che veglia sui suoi figli,i quali camminano nella vita stanchi e scoraggiati, bisognosi di speranza e di forza. Sì, in lei e con lei la luce della fede e della speranza non si spegne nei nostri cuori e possiamo affrontare con serenità ogni avversità. La nostra Madre guarda le nostre famiglie e comunità, che lei ama e che la cercano facendo silenzio nel proprio cuore, nonostante il chiasso e il rumore assordante che ci circonda ogni giorno".
"A Te, Madonna Ausiliatrice, affido la diocesi e tutti gli abitanti della nostra terra. Aiutaci a ritrovare nelle comuni radici cristiane la forza spirituale della fede in Cristo e la morale dell’amore, per superare le contrapposizioni e le tensioni di questo nostro tempo e affrontare i suoi problemi complessi con animo aperto alla speranza, che è sempre possibile con la tua intercessione, per ricercare insieme le soluzioni più concrete e appropriate,che aprano le vie di una convivenza sociale, pacifica e solidale".