Trasformare e valorizzare il futuro delle ex aree ferroviarie torinesi, oggi abbandonate e dismesse: è questo l’ambizioso obiettivo del Rail City Lab, convegno organizzato da FS Sistemi Urbani che riunisce al Centro Congressi Environment Park progettisti, esperti del settore, investitori e imprenditori per confrontarsi sulle possibili riqualificazioni urbane di queste aree.
Le aree prese in considerazione sono sette, per un totale di 500.000 metri quadri, e sono tutte considerate non più funzionali all’esercizio ferroviario: il Lotto Torre sulla Spina 2 in Porta Susa, corso Principe Oddone sulla Spina 3, la Stazione Rebaudengo sulla Spina 4, il comprensorio Lingotto e Parco della Salute, l’area ferroviaria Lingotto, lo scalo ferroviario San Paolo e l’ambito Brunelleschi. Su tutte queste aree, il Comune di Torino e FS Sistemi Urbani sta organizzando una riqualificazione a breve-medio periodo.
Carlo De Vito, presidente di FS Sistemi Urbani, ha spiegato l’importanza di un appuntamento: “L’obiettivo è quello di verificare come è possibile utilizzare le aree ferroviarie dismesse per dare un futuro alla città. Il grattacielo del Lingotto e le Ogr sono un esempio, ma abbiamo altre opportunità simili in città”. Ecco perché i professionisti e gli stakeholder si sono riuniti per delineare una linea guida: “Vogliamo rappresentare una modalità nuova, portando ai vari soggetti interessati far capire che ci sono queste opportunità - ha affermato De Vito - Consigli, indicazioni, esigenze, diventano proposta per la città di Torino”.
Una mano tesa, quella da FS Sistemi Urbani, che la Città di Torino raccoglie con entusiasmo. A ribadirlo è Guido Montanari, vice sindaco e assessore all’Urbanistica: “La riflessione è opportuna, il piano regolatore è in corso di revisione. In questa fase - ha concluso Montanari - è importante che FS Sistemi Urbani ci dia una mano: sono aree di abbandono, ma hanno una rilevanza notevole”. Non è un caso quindi, che a fianco di De Vito e Montanari ci sia Massimo Lapucci, direttore generale delle Ogr, vero e proprio simbolo della trasformazione di un'area ferroviaria dismessa.