Gli assessori all’Istruzione di Milano, Napoli e Torino, sollecitano l’approvazione nel ‘Decreto Crescita’ di un Piano straordinario di interventi di adeguamento delle strutture ad uso scolastico.
“Il mancato recepimento dell’emendamento proposto da Anci, che riportava l’attenzione sull’adeguamento antincendio delle strutture scolastiche, mette in grande difficoltà i Comuni, soprattutto quelli che hanno un elevato numero di strutture di cui prendersi cura”. Lo afferma Laura Galimberti, assessore all'Educazione con delega all'Edilizia scolastica del Comune di Milano, in merito al mancato accoglimento dell’emendamento proposto dall’Anci per l’avvio di un Piano straordinario di interventi di adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici ad uso scolastico.
La norma, a dispetto dell’impegno assunto dal governo, non è finora approdata né nel testo del decreto legge ‘Sblocca/cantieri’ né nel Decreto ‘Crescita’, in fase di conversione parlamentare. L'emendamento Anci propone tra l'altro un piano triennale in linea con le risorse rese disponibili dal ministero istruzione. “Le disposizioni di prevenzione incendi relative a edifici o locali scolastici sono mutate nell’estate del 2017, anche per venire incontro alle nuove esigenze educative e scolastiche, e le indicazioni per le prestazioni minime sono state pubblicate nel marzo del 2018".
"E quest’anno – ribadisce Galimberti - sono state messe in campo le prime risorse per sostenere i Comuni in questi adempimenti. E’ necessario quindi che la proposta di Anci sia presa in considerazione con la massima urgenza, così che si possa effettuare una programmazione di medio e lungo termine".
Argomentazioni simili anche da Antonietta Di Martino, assessore all'Istruzione del Comune di Torino. “La mancata approvazione degli emendamenti Anci rappresenta una forte criticità in quanto priva gli Enti Locali degli strumenti di programmazione e finanziari necessari per il progressivo adeguamento alle norme. La sicurezza nelle scuole – osserva - continua a essere un bene primario e una priorità da perseguire con l’attenzione di tutti i soggetti coinvolti".
"E’ pertanto urgente che a livello normativo si trovi per gli enti Locali la modalità più opportuna e sostenibile per la messa a norma degli edifici, razionalizzando gli interventi assegnando risorse commisurate alla portata del patrimonio edilizio scolastico”, conclude Di Martino.