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Eventi | 22 giugno 2019, 12:46

L'eredità di un viaggiatore veneziano: esposto al MAO il testamento segreto di Marco Polo

Fino al 14 settembre una mostra che racchiude l'inedita edizione del documento, copia dell'originale, curata da Scrinium con la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia

L'eredità di un viaggiatore veneziano: esposto al MAO il testamento segreto di Marco Polo

Bottoni d'ambra, stoffe traforate in oro, drappi di seta, denaro e merci esotiche provenienti dalle lontane terre d’Oriente. È questa la ricchezza contenuta nel testamento segreto di Marco Polo, documento unico ed esclusivo per comprendere realmente la personalità del celebre viaggiatore veneziano, che prima di morire, nel 1324, decise di lasciare tutto alle figlie e alla moglie, in un tempo in cui l’eredità seguiva prettamente la discendenza maschile.

L’organizzazione culturale Scrinium e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, con il MAO - Museo d’Arte Orientale, hanno presentato alla città di Torino Ego Marcus Paulo volo et ordino - I segreti del testamento di Marco Polo, l’inedita ed esclusiva edizione documento, tratta dal codice Lat. V, 58 (=2437), n. 33.

L’opera, in veste pregiata, contiene un’accuratissima replica certificata con firma autografa dal Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, insieme alle preziose edizioni diplomatica e interpretativa curate dal paleografo Attilio Bartoli Langeli, e a un volume di approfondimento storico-scientifico a cura di Tiziana Plebani, con contributi di illustri storici e specialisti della materia. Sarà esposta al MAO fino al 14 settembre.

Un documento da sempre conteso e desiderato all’interno del mondo accademico, anche se maneggiarlo e studiarlo avrebbe comportato il rischio di seri danni dovuti all’usura. Così, nel 2016, il MIBAC ha avviato, con la Biblioteca Maeciana e Scrinium, un progetto congiunto per realizzare un clone corrispondente all’originale in ogni minima parte.

Nella prima fase – ha spiegato il presidente di Scrinium Ferdinando Santoroabbiamo effettuato delle indagini bio-chimiche-fisiche sulla pergamena nel laboratorio di conservazione e restauro della biblioteca. Contestualmente il professor Bartoli Langeli ha realizzato la prima edizione diplomatica corretta e completa del testo. Il testamento è stato quindi consegnato all’Icrcpal di Roma per il restauro, e Scrinium è poi intervenuta per le fasi di rilievo e le successive riprese ad altissima definizione sui documenti”.

Questo atto – ha commentato la curatrice del volume Tiziana Plebani è in grado di bucare la Storia e di giungere a noi oltrepassando la mera funzione di documento per assumere quella di monumento alla vita del grande viaggiatore. Di Marco Polo non abbiamo, infatti, tracce dirette. Non si conserva una copia autografa del Milione, né carte da lui vergate: la sua vicenda biografica è custodita solo da un pugno di atti giuridici: transazioni economiche, proprietà e passaggi di bene”.

Il corredo di studi che si snoda in quest’opera – ha concluso – è stato pensato per accompagnarci alla scoperta degli aspetti umani, culturali sociali che le parole di Marco Polo custodiscono ed evocano, ma anche per disvelare le molte storie che sono conservate dalla stessa pergamena, la sua fattura, la sua redazione, il suo passaggio di mano in mano fino ai giorni nostri”.

La mostra al MAO è visitabile da martedì a venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19.

Manuela Marascio

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