Il mese di settembre, anche a Torino, si è aperto con le nuove prospettive politiche legate a un'ipotesi di governo Conte-bis sostenuto dal Movimento Cinque Stelle, ma con un nuovo alleato: il Partito Democratico. Dunque, anche gli attivisti del nostro territorio sono stati chiamati a esprimersi sulla piattaforma di Rousseau.
L'esito si rivela a favore della nuova alleanza con gli ormai ex nemici. Ma non solo: da Torino arriva anche un ministro della nuova squadra di governo. Si tratta di Paola Pisano, fino a quel momento assessore comunale all'Innovazione, che va a ricoprire lo stesso incarico a livello nazionale. Anche se non mancano i mal di pancia tra le fila dell'altro lato della coalizione, visto che nessun esponente locale del PD è stato nominato nell'esecutivo.
Ma in giunta comunale, a Torino, è anche il momento della sostituzione di Guido Montanari all'Urbanistica dopo il caso legato al trasloco del Salone dell'auto dal Valentino a Milano: al suo posto arriva Antonino Iaria. Non senza qualche polemica da parte del suo predecessore. Al posto di Paola Pisano, invece, arriva Marco Pironti.
Ma non solo sul fronte politico si registrano fibrillazioni. Anche quello economico ribolle, tra vecchie e nuove vertenze. Ferite mai chiuse per Torino e provincia. Manital, ma anche Embraco: la situazione più controversa, visto che sembrava che la soluzione fosse ormai consolidata con il passaggio di proprietà da Whirlpool a Ventures Production. Scende in campo anche il governatore Alberto Cirio e da Roma arriva la convocazione al Mise: 23 ottobre. Una data che non piace a nessuno.
Con la riapertura delle scuole, poi, tornano d'attualità i temi classici come il panino da casa, ma soprattutto le regole sulla vaccinazione dei piccoli. Due sorelline non vengono accettate a scuola e la madre protesta con lo sciopero della fame.
Un vero "terremoto" invece si verifica nel mondo del calcio, ma non ha nulla a che fare con lo sport. A seguito di un'indagine scaturita dalla denuncia della Juventus, la procura di Torino e la polizia fanno scattare l'operazione Last Banner che di fatto decapita la tifoseria organizzata dei bianconeri e svuota lo stadio da striscioni e gruppi ultras.
Sul fronte Tav, invece, si celebra il completamento dei primi 9 chilometri del tunnel di base per la futura Torino-Lione. Un tema piuttosto caldo (e divisivo) proprio all'interno della nuova compagine di governo nazionale, che infatti "dribbla" l'occasione.
Chiusura col botto, infine, per il mese di settembre a Torino con Fridays for future: le vie del centro sono invase dai colori e dalla vivacità delle nuove generazioni che chiedono un futuro migliore per sé e per il pianeta, sulle orme di Greta (che infatti rilancia le immagini di una via Cernaia gremita dal corteo).