“Nell’ultimo semestre del 2019 le imprese intravedono lievi segnali di ripresa che però non sono sufficienti per invertire la congiuntura– ha dichiarato il Presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta Paola Malabaila in occasione della presentazione dell’indagine per il secondo semestre 2019 curata dal Centro Studi dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta.
Per il semestre di previsione luglio-dicembre 2019, le aspettative delle imprese risultano meno negative sul fatturato e sull’occupazione; le intenzioni di investimento aumentano.
“Per la prima volta dopo anni di recessione ci troviamo di fronte ad un quadro diverso, con imprese meno pessimiste: il 17% delle imprese prevede di aumentare il fatturato, quasi il 9% l’occupazione, il 33% delle imprese del campione ha in programma investimenti e il portafoglio ordini raggiunge gli otto mesi - sottolinea Elena Lovera, Presidente del Centro Studi dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta.- Osservando gli andamenti si evince come le imprese abbiano mantenuto livelli di occupazione meno negativi, malgrado un calo del fatturato soprattutto dal 2012 al 2018. È inoltre fondamentale una pianificazione dei lavori pubblici a medio termine”.
Tra i dati si rileva l’incremento delle difficoltà di reperimento di personale qualificato e generico, conseguenza di provvedimenti che ostacolano e non incentivano l’occupazione. Per i costruttori lasciare che la formazione resti a carico delle imprese significa allontanare i giovani dal settore.
“Questi primi segnali positivi rappresentano uno stimolo importante, dobbiamo lavorare su diversi fronti come la rigenerazione urbana e lo sviluppo sostenibile delle nostre città in tutti i suoi aspetti, ambientale, sociale, economico e istituzionale al fine di incrementare la qualità della vita e il benessere delle persone. Non dimentichiamo però che, contestualmente, ci sono ancora molti ostacoli da superare, in particolare per il settore pubblico, come i tempi di pagamento da parte della P.A. che ancora si attestano sui 4 mesi".
"Per questo ribadiamo alla classe politica che servono garanzie sulla concreta realizzazione di interventi sui nostri territori come l’autostrada Asti- Cuneo e la Pedemontana Piemontese – conclude Malabaila – Servono impulsi all’edilizia perché torni ad essere il volano dell’economia e a trainare gli altri settori economici, spinte che permettano alle imprese una programmazione in termini di investimenti e assunzioni”.