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Eventi | 22 novembre 2019, 08:20

Carlo Verdone guest director del Torino Film Festival: presenta i 5 film che gli hanno "cambiato la vita"

La mini-rassegna prevede la proiezione di 5 pellicole molto diverse tra loro, accuratamente selezionate dal regista romano. Si va da Billy Wilder a "Divorzio all'italiana", fino a "Buon compleanno Mr Grape"

Carlo Verdone guest director del Torino Film Festival: presenta i 5 film che gli hanno "cambiato la vita"

 

Carlo Verdone protagonista al Torino Film Festival (da oggi, 22 novembre, al 30 novembre nei cinema Reposi e Massimo). Ma del regista e attore romano, amatissimo da tutto il pubblico italiano, non sarà proiettato nemmeno un film. Nessun errore, però: Verdone ha infatti l'importantissimo e delicato ruolo di "guest director", ossia di regista ospite, ricoperto nelle ultime due edizioni rispettivamente da Asia Argento e Pupi Avati.

A Verdone è toccato il compito di selezionare cinque film che sono andati a formare la mini-rassegna che ha preso il nome di “Cinque grandi emozioni”. Cinque pellicole che in un modo o nell'altro hanno cambiato la sua vita p che, a suo parere, hanno segnato un picco nella storia del cinema.

La scelta di Verdone è ricaduta su Ordet (1955) di Carl Theodor Dreyer, Buon compleanno Mr. Grape (1993) di Lasse Hallström, Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi, Oltre il giardino di Hal Ashby (1979) e Viale del tramonto di Billy Wilder (1950).

"Ho scelto di presentare cinque film estremamente diversi tra loro - ha spiegato Carlo Verdone - che resteranno per sempre nella mia memoria di spettatore. E dai quali ho imparato davvero tanto. Cinque capolavori che mi hanno rapito ed emozionato non soltanto per le regie perfette, ma soprattutto per le notevoli interpretazioni dei loro protagonisti. Ho visto ognuno di questi film più di tre volte, scoprendo sempre dettagli che mi erano sfuggiti. In un film cerco che mi dia una carezza o un pugno allo stomaco, una riflessione. Insomma, cerco la poesia. E questi cinque titoli hanno tutti qualcosa di forte da dire".

“Carlo Verdone è uno dei pochi autori italiani che hanno accompagnato il passar del tempo della mia generazione: caratteri, aspirazioni, desideri che cambiano, e spesso ti ritrovi che non ti riconosci – ha invece detto Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival – Ma Verdone condivide con me anche la passione cinefila onnivora. La sua selezione per il TFF dimostra questa apertura a 360 gradi. Immagino che avrebbe potuto sceglierne altre cento diverse e che le rinunce siano state faticose; ma apprezzo molto le cinque ‘perle’ che ci propone".

 

Daniele Angi

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