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Eventi | 26 novembre 2019, 20:25

Dalla penna spaziale al cioccolato per astronauti, dalla chitarra in fibra di carbonio all'angelo custode per ponti e frane: pillole di Aerospace and Defense meetings [FOTO e VIDEO]

Le cosiddette cross-technologies dimostrano come la ricerca possa creare un legame tra Spazio e Terra. Una carrellata delle proposte che ci hanno incuriosito di più, nella prima giornata dell'evento dedicato all'Aerospazio

Dalla penna spaziale al cioccolato per astronauti, dalla chitarra in fibra di carbonio all'angelo custode per ponti e frane: pillole di Aerospace and Defense meetings [FOTO e VIDEO]

Il futuro è appoggiato su quattro tavoloni, al centro dell'Oval. Perché i passi avanti a volte non lasciano orme, ma regalano balzi di progresso impensabili. E tra i grandi player e le pmi del settore, agli Aerospace & Defense meetings ci sono anche brevetti e curiosità davvero uniche nel loro genere. Soprattutto, invenzioni che dimostrano come cielo e terra non siano così distanti, in fondo. Sono le cosiddette "cross-technologies". Abbiamo fatto un giro per trovare le proposte più curiose, eccole:



Spostandosi tra i vialetti degli spazi espositivi c'è Dafne, un pannello solare "pieghevole" che può dunque espandersi e retrarsi (grazie alla collaborazione tra Sabelt e la start up Co-Re) a seconda delle necessità senza occupare spazio.




Oppure i piccoli Cubesat, satelliti "nani" che possono fornire lo stesso servizio dei fratelli maggiori ma occupando molto meno spazio.



E poi c'è la penna "spaziale" di Pininfarina, in grado di scrivere in assenza di gravità (dunque nella stazione orbitante), fino al cioccolato di Gobino, racchiuso in confezioni ad hoc perché possa essere portato in missione dagli astronauti golosi senza fare briciole e rispettando i canoni previsti da Esa.



È griffata Argotec invece la tecnologia che con i suoi piccoli satelliti difenderà la Terra da eventuali rischi di asteroidi.



Mentre ancora Sabelt ha studiato un materiale in grado di rallentare gli incendi in caso di rogo: nello spazio, certo, ma anche sulla Terra.

E ancora sistemi antighiaccio fatti con la stampante 3D



oppure sistemi di visione per aiutare i piloti degli elicotteri e degli aerei impegnati in operazioni anti incendio. Ma il meccanismo di Paff project è utilizzabile anche dai droni, senza pilota.



Si sfiora la fantascienza con Stratofly, il progetto di cui il Politecnico è uno dei referenti, per dare vita a un nuovo trasporto aereo umano decongestionando i cieli e riducendo a mezz'ora il viaggio tra Roma e Tokyo: una via di mezzo tra l'aereo e l'astronave.

Icarus invece è il team del Politecnico che insieme a Photonext studia una nuova tecnologia per controllare in tempo reale lo stato di salute di componenti d'aereo tramite la fibra ottica, ma la stessa applicazione può essere utilizzata anche per costruzioni di grandi dimensioni, ponti compresi, ma anche frane e terreni a rischio. E addirittura il biomedicale può essere coinvolto da queste capacità di test.

Ballesio invece è una ditta tessile che è cresciuta lungo il cammino dei tessuti sensorizzati: niente più cablaggi, dunque, ma tecnologie molto più leggere e modellabili che dallo spazio possono trovare applicazioni in moltissimi altri ambiti. Anche nel mondo medico, grazie a piccoli oggetti in grado di misurare determinati parametri per pazienti ospedalizzati dando un rapporto continuo sul suo stato di salute pur rimanendo a casa. Ci sono addirittura i fili "a memoria di forma" in grado di modellarsi in base a piccoli impulsi e in grado addirittura di muovere o spostare oggetti anche molto pesanti.

E per chi ama la musica, c'è addirittura una chitarra in fibra di carbonio. La proposta è di Erre Ti, che ha trasportato dal mondo automotive competenze e soluzioni per uno strumento completamente ingegnerizzato, ma fornendo uno strumento più leggero ma anche più resistente e performante come una chitarra da liutaio.

Massimiliano Sciullo

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