Con 22 voti della maggioranza, sindaca Appendino compresa, Aldo Curatella è stato rimosso da Presidente della Commissione Smart City. Il 2 gennaio scorso l'ingegnere ha lasciato il M5S, passando al gruppo misto.
La capogruppo pentastellata Valentina Sganga, insieme ai colleghi Monica Amore, Viviana Ferrero, Fabio Versaci, Antonio Fornari e Federico Mensio hanno sostenuto la necessità che l'incarico di Presidente dovesse essere assegnato ad un membro della maggioranza per il "buon andamento della commissione e del raccordo di quest'ultima con la giunta".
"Non pensavo onestamente - ha spiegato Sganga - di trovarmi mai a presentare una delibera di sfiducia ad un presidente che, eletto dalla maggioranza, ha deciso di passare in opposizione. Curatella dovrebbe dignitosamente spiegare all'aula per quale ragione preferisca rimanere legato alla poltrona piuttosto che dimettersi".
"In spregio al Regolamento del Consiglio Comunale e Statuto della Città di Torino, - ha replicato Curatella - la maggioranza ha deciso, con la forza dei voti, che il Presidente è roba loro: non contano nulla il lavoro fatto e neanche le normali regole democratiche di funzionamento del Consiglio Comunale di Torino".
"Nel mio ruolo di Consigliere continuerò con maggiore forza a portare avanti le istanze di chi non viene ascoltato e soprattutto a controllare che si agisca sempre a tutela dei cittadini e non per dare via libera a tutti i costi a politiche industriali come si fosse nel Far West Hollywoodiano!" ha concluso l'esponente della minoranza.