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Scuola e formazione | 18 febbraio 2020, 16:38

Presa di posizione decisa dell’Università di Torino dopo gli scontri al Campus Einaudi: “Dentro l’Ateneo solo organizzazioni che si dichiarano antifasciste”

Il rettore Stefano Geuna precisa: “Togliere le borse di studio agli studenti arrestati? Non mi risulta ci siano dei cambiamenti da parte dell'Edisu”. La risposta del Fuan: "Pronti a firmare un documento che ribadisca il nostro essere democratici"

Presa di posizione decisa dell’Università di Torino dopo gli scontri al Campus Einaudi: “Dentro l’Ateneo solo organizzazioni che si dichiarano antifasciste”

Concedere gli spazi interni all’Università soltanto alle organizzazioni che sottoscrivono un documento in cui dichiarano di rispettare i principi di “democraticità, libera partecipazione, antirazzismo, antisessismo e antifascismo”. È quanto ha annunciato oggi pomeriggio il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, dopo i disordini avvenuti giovedì e venerdì al Campus Einaudi e al Rettorato, culminati con l’arresto di tre antagonisti che nel frattempo sono stati scarcerati.

Cinque giorni dopo le tensioni, il rettore ha deciso di incontrare i giornalisti per chiarire la posizione dell’Ateneo: “Era da parecchi anni che non succedevano fatti di questo tipo, che si inseriscono in un quadro cittadino con ripetuti episodi di nazismo e fascismo che hanno preoccupato tutti. L'Università - ha spiegato Geuna - si pone contro ogni forma di violenza, cercando di agire sul piano culturale e del dialogo”.

Quindi la proposta di far firmare alle organizzazioni che chiedono la concessione di un aula all’interno dell’Ateneo, il Regolamento delle organizzazioni studentesche. Un testo approvato nel 2018, ma che ad oggi non è obbligatorio sottoscrivere. In pratica, il Fuan e le altre organizzazioni oggi presenti all’università sarebbero chiamate a firmare un documento in cui dichiarano, fra le altre cose, di essere antifasciste.

“La sottoscrizione del Regolamento non risolve tutti i problemi - spiega il delegato alla Comunicazione dell’Università Cristopher Cepernich -  ma firmare un documento dove si indica di essere antifascista crediamo sia importante, è un’assunzione di responsabilità”.

Sulla possibilità che l’Edisu tolga le borse di studio agli studenti arrestati, il rettore ha infine precisato: “Non mi risulta ci siano dei cambiamenti da parte dell'Edisu. È mia abitudine riflettere sui fatti e non correre dietro a dichiarazioni più o meno confermate”.

"Da parte nostra non c'è nessun problema a firmare un documento che ribadisca il nostro essere democratici", ha spiegato Andrea Montalbano, presidente del FUAN. "Da decenni la nostra lista si presenta regolarmente alle elezioni per gli organi di Ateneo, riuscendo anche ad eleggere rappresentanti in tutte le sedi in cui essa è presente".

"Da sempre partecipiamo, nonostante i mille tentativi dei soliti noti di chiuderci la bocca, alla vita democratica all'interno dell'Università e gli spazi che utilizziamo, come l'auletta Borsellino al Campus Einaudi, ci sono concessi dall'Università stessa, nel cui Albo delle organizzazioni siamo regolarmente registrati". 

Marco Panzarella

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