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Scuola e formazione | 18 giugno 2025, 13:43

Maturità all'Avogadro: le ragazze scelgono il rispetto, i ragazzi Borsellino

Letizia è tra le prime a uscire, poco dopo le 12, e ha scelto la traccia B2: "Ho parlato di rispetto nella società e dei referendum"

Maturità all'Avogadro: le ragazze scelgono il rispetto, i ragazzi Borsellino

Pasolini, Tomasi di Lampedusa, Paolo Borsellino ma anche i social network, la parola "rispetto", gli anni '30 e l'Antropocene. Sono questi i temi della prima prova di maturità 2025 che ha coinvolto 8mila studenti torinesi. Allo storico Istituto Amedeo Avogadro di corso San Maurizio sono in 193 gli alunni di quinta che questa mattina hanno affrontato l'esame, divisi tra il liceo di scienze applicate (35) e i tre corsi dell'istituto tecnico (158), oltre agli studenti della scuola serale.

Letizia, indirizzo meccanico, è tra le prime a consegnare, poco dopo le 12. Ha scelto la traccia sul rispetto, da un testo del caporedattore di Avvenire, il torinese Riccardo Maccioni: "Era quella che mi permetteva di spaziare un po' di più e vicina ai miei interessi - ha spiegato - Ho parlato di rispetto nella società e ho toccato la votazione dei referendum". Come al solito, il toto-traccia dei giorni prima ha sbagliato quasi del tutto le aspettative. "Ci aspettavamo autori più recenti, che abbiamo affrontato a scuola, non Pasolini e il Gattopardo. Poi l'intelligenza artificiale che non c'era, e i social che invece erano l'ultima traccia".

Anche Alessandro, della scuola serale di informatica, si aspettava altro. "Le previsioni erano diverse - ha detto al momento dell'uscita, verso le 12:15 - Io ho scelto il testo di Borsellino ma tutte le tracce erano interessanti e non così difficili. Oggi studierò, lunedì sarò il primo dell'orale". Il tema di attualità partiva da un testo scritto dal magistrato antimafia sulla rivista "Epoca" nel 1992, dal titolo "I giovani, la mia speranza".

Subito dopo esce Camilla, anche lei di informatica e anche lei, come Letizia, ha scelto il tema sul rispetto. Su quell'argomento, forse, le giovani donne hanno più da raccontare. "Ho toccato qualche tema di attualità - ha spiegato - ma più che altro ho parlato delle mie esperienze. L'ho scelto perché mi ha colpito e perché forse poteva essere quello da sviluppare di più".

Nessuno sembra aver avuto l'intraprendenza per affrontare l'analisi del testo. È già normalmente una delle tipologie meno scelte dai maturandi, in particolare quando non si sono studiate in classe le poesie o i testi selezionati. Quest'anno, entrambi gli autori erano poco approfonditi nel programma di italiano, vista la tendenza a fermarsi ai primi decenni del '900, come confermato da Christian e Ernesto, dell'indirizzo di elettrotecnica, che erano certi uscisse Montale.

Christian ha scelto l'ultima traccia di attualità, una riflessione a partire da un testo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli dal titolo "L'indignazione è il motore del mondo social". "Ho parlato di attualità come baby gang, fenomeni social come Only Fans e l'impatto che hanno sui giovani e le loro famiglie" - ha raccontato. È uscito insieme al compagno di classe Ernesto, che invece ha scelto il testo di Borsellino sui giovani. Gli sembrava il più facile da sviluppare, potendosi agganciare alle proprie esperienze.

E alla domanda "oggi che farete, ripasso o riposo?", rispondono entrambi "No!", con sicurezza, in contemporanea. Come se fosse l'unica risposta possibile, ma poi si guardano e capiscono: intendevano l'opposto. Due scuole di pensiero, l'una non ammette l'altra. "No, oggi si riposa" dice Ernesto. "No, io un po' ripasso", dice Christian.

Francesco Capuano

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