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Economia e lavoro | 04 marzo 2020, 17:28

#schersumanen, la campagna social degli imprenditori torinesi in risposta alla paura generata dal Covid-19

Oltre 30aziende e luoghi di cultura hanno partecipato alla campagna Torino città aperta. Il Piemonte non si ferma

#schersumanen, la campagna social degli imprenditori torinesi in risposta alla paura generata dal Covid-19

Oltre 30aziende della ristorazione, botteghe di quartiere, alberghi , iniziative turistiche e luoghi di cultura hanno aderito all’azione di “guerrilla social” SchersumaNen – Torino città aperta. Il Piemonte non si ferma.

Obiettivo della campagna - nata da un’idea dell’imprenditore torinese Davide Terenzio Pinto e supportata dal blog Eat Piemonte, Slow Food Torino e da Macario’s BEE – è superare la paura creata dal COVID-19 e sostenere l’economia locale ed i consumi interni nonché le aziende particolarmente esposte alla crisi come alberghi, ristoranti, botteghe, servizi turistici e luoghi di cultura.

L’hashtag utilizzato per la campagna è #schersumanen

Nella mattinata di oggi, oltre 60 post coordinati sui profili social Facebook, Instagram e Twitter delle aziende aderenti hanno raggiunto oltre 18.000 cittadini piemontesi.

Nelle proiezioni, i post raggiungeranno 50.000 persone entro sabato 7 marzo.

I post contengono o condividono appelli a recarsi sabato 7 marzo nelle botteghe e nei locali per consumare o fare la spesa, pur nel rispetto delle regole igenico-sanitarie contingenti al difficile momento.

Anche i torinesi e i piemontesi potranno sostenere la campagna SchersumaNen producendo foto, video e selfie all’interno del locale o della bottega scelta per il proprio pasto o spesa.

L’hashtag da utilizzare sarà sempre #schersumanen.

Secondo i dati Unioncamere Piemonte (2019), Il turismo rappresenta in Piemonte il 2,3% del Pil e la Regione è al 7° posto in Italia sia per numero di imprese, sia per addetti.

Dati FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) indicano che il 36% della spesa delle famiglie per prodotti alimentari transita fuori casa. Tra il 2008 e il 2018 i consumi delle famiglie nei servizi di ristorazione hanno registrato un incremento reale del 5,7%, pari a 4,9 miliardi di euro a fronte di una contrazione dei consumi alimentari in casa di oltre 8 miliardi di euro a prezzi costanti.

Tali comparti sono pesantemente colpiti dalla crisi Covid-19, e Confesercenti calcola in 25 milioni di euro le perdite in Piemonte dall’inizio dell’emergenza, 13 milioni di euro nella sola Torino.

SchersumaNen – Torino città aperta. Il Piemonte non si ferma è quindi un appello ai consumatori e ai cittadini per uscire di casa in sicurezza e tornare a consumare negli esercizi commerciali di vicinato.

comunicato stampa

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