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Collegno-Rivoli-Grugliasco | 09 aprile 2020, 10:54

Rivoli, polemica in Consiglio comunale sui buoni spesa: il Pd attacca la giunta

Nel mirino le scelte legate alla comunicazione, ma anche gli strumenti necessari per fare richiesta e le modalità di utilizzo

Rivoli, polemica in Consiglio comunale sui buoni spesa: il Pd attacca la giunta

E' polemica, a Rivoli, sulla questione buoni spesa, messi in campo dal Governo per aiutare i nuclei famigliari più in difficoltà in piena emergenza Coronavirus. Circa 400 milioni di cui, circa 250mila euro, sono destinati proprio alla città alle porte di Torino.

A puntare il dito contro la giunta Tragaioli, in particolare, sono i consiglieri comunali del Partito Democratico, che rilevano come "Nel pianificare e organizzare i buoni spesa abbiamo riscontrato molte criticità e non capiamo alcune scelte. Il lavoro doveva essere concertato con la Città per essere efficace e arrivare dove serviva". Sotto la lente di ingrandimento, secondo gli esponenti dem, domande realtive ai "canali di comunicazione sono stati utilizzati per informare i Cittadini dell’erogazione dei buoni spesa". E aggiungono: "La domanda sembra essere possibile consegnarla solo on line, ma chi non ha questa possibilità come può fare?". E ancora: "Non si è data ai cittadini nessuna indicazione sui tempi di erogazione dei buoni o sull’accettazione della domanda. Perché?".

Ma le critiche non si esauriscono qui. "Lo strumento dei buoni spesa poteva essere sia uno strumento di ammortizzatore sociale per le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, sia uno strumento di sostegno economico al commercio locale. L’amministrazione rivolese decide di erogare i buoni con tagli di grossa cifra e spendibili da parte degli utilizzatori in un'unica attività. Questo fa si che vengano scelti come luogo di spesa quasi esclusivamente i supermercati. Attività che fino ad oggi hanno patito meno la crisi economica. Poteva essere un aiuto ai tanti piccoli negozi presenti in Città, ma si è scelta la strada più facile e che richiedeva meno lavoro. I buoni potranno essere spesi in un’unica attività commerciale a scelta tra 14 presenti in un elenco. A Rivoli abbiamo oltre 800 attività commerciali di cui: circa 100 esercizi di vicinato solo alimentari, 40 settore misto (non solo alimentari), 12 grande e media distribuzione e 43 esercizi dei centri commerciali. Totale alimentari e misti 195. Su 195 attività solo 14 sono state coinvolte nell’utilizzo dei buoni spesa. Perché non prevedere tagli più piccoli per i buoni spesa da poter spendere nei piccoli negozi della Città? Perché non predisporre una nuova erogazione di buoni spesa che coinvolga anche i soggetti oggi esclusi?".

redazione

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