Verrà votato nell’aula regionale l’ordine del giorno, presentato dalla Lega Salvini Piemonte, che come recita il testo “impegna la Giunta regionale ad attivarsi con ogni mezzo disponibile, nel rispetto delle proprie prerogative, acchè la Repubblica Popolare Cinese versi nelle casse della Regione Piemonte 20 miliardi di euro a titolo di risarcimento, per le migliaia di morti e per i danni economici senza precedenti, patiti dalla Regione stessa a causa della Pandemia da Covid-19”.
“Non esiste un valore economico quantificabile – commenta il Presidente del Gruppo consiliare della Lega in Regione Piemonte Alberto Preioni – per ciò che il Piemonte e i piemontesi hanno patito e stanno ancora subendo. Vite spezzate, quotidianità annullata, danni economici immensi. I Tribunali internazionali faranno il loro lavoro: se le autorità cinesi hanno messo a tacere le voci dell’allarme contagio, dovranno subire le conseguenze”.
“La lista delle premesse, – prosegue il Consigliere Andrea Cane, primo firmatario dell'ordine del giorno – che è una cronistoria del fenomeno divenuto pandemia, fa rabbrividire. Prima di noi Nigeria e Missouri si sono mossi con azioni legali, mentre non si contano ormai le class action e alle cause private. In Italia sono numerose le interrogazioni parlamentari ma, in Regione Piemonte, non possiamo e vogliamo attendere i tempi e le risposte del Governo. Il Piemonte piagato non ha bisogno di cercare un colpevole, come sicuramente si dirà dai banchi delle minoranze, ha però il dovere di tutelare con tutti i mezzi i piemontesi”.
Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Patrizia De Grazia (coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta) commentano negativamente questa iniziativa: "Passano gli anni e le giunte regionali ma è sempre la vecchia Lega dei tempi di Cota, succube di tutto quello che pensano e fanno i capi leghisti lombardi. Cosa fanno i prodi leghisti piemontesi? Presentano un ordine del giorno in Consiglio Regionale, chiedendo alla Regione Piemonte di fare causa a Pechino sempre per 20 miliardi di euro. Troppo difficile per Preioni, Cane e gli altri persino fare la proporzione degli abitanti di Lombardia e Piemonte e richiedere un risarcimento minore".
"Anche l’assessore alla Sanità leghista, Luigi Icardi, gioca allo scaricabarile; oggi ha ritenuto bene scaricare tutta la responsabilità sul commissario dell’Unità di Crisi, Vincenzo Coccolo. Troppo facile. L’assessore Icardi ha iniziato la sua avventura dichiarando papale papale che avrebbe preferito fare l’assessore all’Agricoltura. Poi ha avuto la sfortuna di dovere gestire un’emergenza di portata storica. Le attenuanti non consentono, però, a Icardi né di scaricare su altri le proprie responsabilità né di fare affermazioni (“la mia è una condanna che ha come paragone solo il 41 bis”) che non stanno né in cielo né in terra".