Non solo gli operai metalmeccanici, anche quelli del mondo dei gioielli sono pronti a manifestare. E lo faranno nella giornata di domani: sono i lavoratori della Polo Gioielleria Italia (Pgi, gruppo Cartier) che incroceranno le braccia per 8 ore contro la decisione unilaterale dell’azienda di ridurre del 25% il bonus destinato ai lavoratori. Oltre alla sede torinese, che occupa circa 240 addetti, si fermerà anche quella di Milano, dove lavorano circa 50 lavoratori.
L’azienda produce gioielli di fascia media per il noto marchio francese del lusso (a sua volta controllato dal gruppo svizzero Richemont), per un valore che raggiunge circa la metà del fatturato mondiale di Cartier in questo segmento di prodotto. Il taglio del bonus sarà in media di 6-700 euro per ciascun lavoratore.
Lo sciopero è stato indetto anche per protestare contro l’utilizzo dei permessi retribuiti e delle ferie imposto dall'azienda per fronteggiare l’emergenza Covid 19, che ha visto il monte ore complessivo dei permessi ridursi dalle 18mila ore a disposizione nel periodo pre-Covid alle attuali 4mila ore.
“È inaccettabile che l’azienda proceda in maniera unilaterale al taglio del bonus aziendale destinato ai lavoratori e che tale decisione venga comunicata in via informale senza essere stata oggetto di confronto sindacale - commenta Marco Secci della segreteria Uilm di Torino -. Siamo consapevoli che l’attuale fase è delicata, ma ai lavoratori italiani viene imposto un sacrificio a cui non deve sottostare il top management del gruppo, che al contrario ha ottenuto un incremento di quasi il 40% di compensi già milionari. Chiediamo a Pgi di ripristinare le corrette condizioni di dialogo e di equità economica nei confronti dei lavoratori, che hanno sempre dimostrato grande senso di responsabilità e di attaccamento all'azienda”.