“Nei mesi scorsi più volte abbiamo chiesto chiarimenti sulle assegnazioni dei bandi per le forniture di dispositivi di protezione durante la crisi, per comprendere meccanismi di subappalto poco chiari, rialzi di prezzi incontrollati e ordini effettuati e mai arrivati. Nessuno ha ritenuto di spiegare ciò che stava succedendo. Ora sembra emergere un quadro allarmante: la Guardia di finanza acquisisce dalla nostra Unità di crisi i documenti su gare, affidamenti diretti e acquisti di mascherine, camici, tute, cuffie, guanti e copricalzari per almeno 200 milioni di euro” - dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, facendo riferimento alle indagini avviate sugli acquisti di forniture avvenuti nei tre mesi di pandemia attraverso la società di committenza regionale Scr e la divisione "acquisti beni e servizi" dell'Asl To3.
“Già la scorsa settimana sarebbero emerse gare truccate e corruzione all'interno delle Asl in un periodo precedente la crisi; ancor di più, purtroppo, in contesti di emergenza non sarebbe la prima volta che accadono fatti di questo genere, proprio perché le procedure degli appalti vengono stravolte a causa della situazione anomala” - prosegue Grimaldi. - “Ora, al centro dell'inchiesta, c'è in primo piano proprio quel maxi appalto da 118 milioni di euro per dpi indetto da Scr dove i prezzi sono stati ritoccati al rialzo dopo l'aggiudicazione e le imprese cinesi hanno indicato altre aziende come subentranti. Una vicenda poco trasparente che abbiamo subito segnalato”.
Nei giorni scorsi è partita infatti l'operazione “Molosso” della Guardia di finanza, che ha dato il via alla perquisizione di una trentina tra ospedali, Asl e abitazioni private e ha coinvolto 19 indagati per turbativa d'asta e corruzione in appalti delle Asl per la fornitura di apparecchiature mediche, camici e divise per medici e infermieri. Si parlerebbe, se le ipotesi fossero accertate, di gravi danni patrimoniali ed economici all'intero servizio sanitario nazionale, a vantaggio di un'azienda torinese e di una multinazionale veneta.
“Una vera Commissione d'inchiesta è necessaria prima di tutto per comprendere perché non siamo stati in grado di difendere i più vulnerabili e chi stava in prima linea nella crisi Covid, a prescindere dalle indagini in corso” - prosegue Grimaldi. - “Chiaramente non sarebbe lo strumento per individuare colpevoli e responsabili di eventuali illeciti, questo è il compito della magistratura. Tuttavia, anche alla luce di tali risvolti, abbiamo il compito di capire che cosa non ha funzionato durante la crisi, e affidarlo a una commissione consigliare condotta dalla maggioranza stessa sarebbe troppo comodo e soprattutto inutile. Di che cosa hanno paura Lega e soci?”.