Riaprono al pubblico da venerdì 3 luglio gli Appartamenti Reali del Castello di Moncalieri, grazie all’accordo di valorizzazione sottoscritto dall’Arma dei Carabinieri attraverso il Colonello Stefano Fernando Russo, Comandante del 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”, da Enrica Pagella, Direttrice regionale Musei del Piemonte, Guido Curto, Direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, e Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri. "E' un sogno che si realizza, un grande segnale di ripartenza per Moncalieri e per tutto il Piemonte", ha detto il primo cittadino.
L’intesa così raggiunta permette di restituire alla fruizione il percorso di visita, chiuso da tempo dopo essere stato inaugurato nel novembre 2017 al termine del lungo e accurato restauro reso necessario dall’incendio dell’aprile 2008. La gestione dell’apertura e delle visite guidate è stata affidata al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude che con risorse proprie garantirà anche attività di prenotazione e promozione, in linea con la rinnovata mission del Consorzio stesso volta alla valorizzazione integrata del sistema delle Residenze Reali Sabaude.
Il Comune di Moncalieri si è impegnato invece a contribuire alle spese affrontate dal Consorzio e ad assumere i costi per i servizi di sicurezza prestati dal 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”, che in occasione dell’apertura degli Appartamenti Reali, garantisce i servizi di vigilanza e sicurezza ai flussi dei visitatori.
La riapertura del Castello è consapevole e responsabile: “Sappiamo l’importanza della cultura per una comunità coesa, ma chiaramente poniamo grande attenzione ai protocolli – ha spiegato l'assessore alla Cultura Laura Pompeo – per questo, abbiamo approvato una delibera che anzitutto tutela i lavoratori della cultura. E’ stato così creato un grande palcoscenico per Moncalieri, naturalmente attenendosi, nelle procedure e nelle modalità, al protocollo antiCovid, rispettando le norme per il distanziamento fisico".
"Ma il desiderio di riprendere il contatto fisico c’è: è nostro compito lavorare per il riavvicinamento sociale, anche perché assistiamo a una riduzione della socialità (che probabilmente resterà tale) nelle varie professioni. Certamente l’esperienza culturale fondamentale è quella che si svolge in presenza: sarà allora la cultura a contribuire a farci tornare insieme, a un’assemblea civile quale è lo spettacolo dal vivo. Per questo sono importanti le iniziative culturali, per creare una comunità coesa”, ha concluso Laura Pompeo, annunciando per l’estate appena cominciata iniziative di musica, danza, teatro, spettacolo, circo, magia, florovivaismo e altro ancora.
La Direzione regionale Musei del Piemonte, articolazione periferica del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo a cui è demandato il compito di gestire sul territorio il sistema museale di pertinenza statale, ha in consegna il percorso di visita e, pertanto, si occupa non solo di collaborare all’apertura e di promuovere progetti di studio, conservazione e valorizzazione, ma anche di sostenere i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura.
Confronto e collaborazione tra le istituzioni coinvolte hanno costituito quindi le componenti essenziali dell’operazione compiuta, assicurando il risultato di aprire nuovamente al pubblico gli Appartamenti Reali, iniziativa che rientra inoltre nella volontà dell’Arma dei Carabinieri di favorire i percorsi culturali. Le visite possono essere effettuate dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi, in orario 10-18 (ultimo ingresso alle 17), tramite prenotazione obbligatoria, in modo da scandire ingressi contingentati in gruppi al massimo di otto persone.
L’adozione delle misure di sicurezza imposte dallo stato di emergenza sanitaria comporta infatti particolari modalità organizzative, come stabilisce un disciplinare definito ad hoc a integrazione dell’accordo, contenente specifiche pure in merito alla vigilanza del bene e all’operato del personale coinvolto. Inoltre l’accesso agli spazi museali è subordinato all’utilizzo delle mascherine, alla rilevazione della temperatura corporea e al mantenimento delle distanze interpersonali.
Nel rispetto di tali disposizioni, è possibile ammirare, in piena sicurezza, gli Appartamenti delle Principesse Maria Letizia e Maria Clotilde, la Cappella Reale e l’Appartamento di Vittorio Emanuele II, in un susseguirsi di ambienti riccamente decorati che riporta i visitatori tra le meraviglie custodite all’interno del Castello di Moncalieri, una delle residenze sabaude del sito UNESCO iscritto nella Lista del Patrimonio dell’Umanità nel 1997. Il 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte” dispone infatti dell’unica caserma dell’Arma dei Carabinieri che può fregiarsi di questo riconoscimento e per questo ha voluto consentire l’apertura del percorso di visita nonostante le limitazioni di accesso ora vigenti per via dell’emergenza sanitaria.
Dimora particolarmente amata da Vittorio Emanuele II, del quale quest’anno ricorre il bicentenario della nascita, il Castello di Moncalieri è celebre soprattutto per le opere commissionate nel tempo dalla dinastia sabauda e per le vicende storiche ottocentesche, ma in realtà ha origini più antiche e nacque nel XIII secolo come fortezza medievale.
Magnificenti negli apparati fissi e negli arredi, gli Appartamenti Reali costituiscono un eccezionale unicum decorativo con ambientazioni di una regalità quasi fiabesca come la Camera da Letto e il Salotto della Regina, nonché la singolare Stanza di Toeletta del Re realizzata in forma di tenda da campo in tessuto chintz a fiori. La visita conduce anche negli ambienti situati nel torrione dell'Appartamento di Vittorio Emanuele II danneggiati dall'incendio del 2008: oggi si possono osservare gli esiti di un recupero innovativo, realizzato durante i restauri attraverso l’inserimento di un sistema di pannellature e velari alle pareti che conferisce un aspetto completo alle sale e ne evoca al contempo i tratti stilistici nella riproposizione in trasparenza di decorazioni e texture originarie.
Gli Appartamenti Reali del Castello di Moncalieri aprono dunque un excursus che attraversa oltre duecento anni di committenza sabauda, in un caleidoscopio di sfarzi e splendori racchiuso, come un tesoro, nella struttura architettonica imponente e severa che svetta sulla collina.