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Politica | 06 agosto 2020, 15:39

A Torino la frustrazione dei dipendenti Tundo: "Cassa integrazione al 40%, facciamo la fame" [VIDEO]

L'azienda replica: "E' un fatto che non dipende da noi, pagheremo la quattordicesima entro agosto come stabilito dalla legge". Magliano: "Da 4 anni solo problemi a Torino, dov'è l'amministrazione?"

A Torino la frustrazione dei dipendenti Tundo: "Cassa integrazione al 40%, facciamo la fame" [VIDEO]

Tornano a farsi sentire i dipendenti torinesi della ditta Tundo. Dopo mesi di "silenzio", la pandemia ha fatto riaffiorare alcuni problemi quali presunti ritardi nel pagamento degli stipendi, comunicazione assente e una cassa integrazione troppo esigua per andare avanti.

Si sono ritrovati questa mattina sotto Palazzo Civico una quindicina di autisti determinati a chiedere all'amministrazione di interloquire con l'azienda che si occupa del trasporto di persone disabili a Torino, sia per quanto riguarda i servizi scolastici che per quanto concerne il trasporto tramite taxi. Tra loro c'è chi lamenta mesi di stipendio arretrati, chi quattordicesime mai arrivate e chi, invece, racconta di bonifici da appena 11 euro per il mese di marzo. Tutti, però, concordano su un aspetto: la difficoltà di dialogare con l'azienda in un momento complicato e di incertezza totale come quello appena vissuto.

"Siamo stupiti che in un momento storico del genere alcuni sindacati cavalchino polemiche sterili come queste. Per pagare la quattordicesima c'è tempo fino ad agosto, siamo appena a inizio mese e la salderemo per tempo" spiegano da Tundo. All'azienda, inoltre, non risultano inoltre mensilità arretrate. "Per la questione cassa integrazione, siamo dispiaciuti della situazione in cui si trovano i nostri dipendenti, ma non è di certo una nostra responsabilità. Non è a noi che va rivolta questa lamentela, perché non è una nostra competenza. Se ne occupa il Governo della c.i." ribadiscono da Tundo.

Spiegata anche la questione dei mini bonifici da pochi euro arrivati sui conti di alcuni dipendenti per il mese di marzo, quando qualcuno ha ricevuto dai 5 agli 11 euro: "Il mese di marzo è interamente coperto dalla cassa integrazione, pertanto quelle cifre basse sono riferite a residui di ore di febbraio. Il servizio, a marzo, era già sospeso" è la posizione di Tundo, che ribadisce come tranne cinque mezzi e dieci autisti tutti regolarmente pagati, gli altri si siano dovuti fermare a causa del lockdown.



Durissimo il commento del capogruppo dei Moderati, Silvio Magliano, sceso in strada per dialogare con i dipendenti: "Dal 2016 questa azienda rappresenta una spina nel fianco per la Città. E l'Amministrazione? Fa spallucce".
"Adesso la situazione è drammatica davvero: siamo arrivati al punto che tanti fanno fatica ad andare avanti. Nel senso più stretto e drammatico della parola: impossibilità sostenere le spese quotidiane, di garantirsi la sopravvivenza. Di fronte a tutto questo, l'Amministrazione fa orecchie da mercante. La Giunta ha fatto spallucce quando, un mese fa, ho portato il tema in Consiglio Comunale con la mia ennesima interpellanza sul tema. Tornerò in Sala Rossa con un nuovo atto dopo la pausa estiva. Se il mancato pagamento dei TFR fosse confermato, si aprirebbe oltre tutto una questione enorme di opportunità politica rispetto alla prospettiva di continuare, da parte della Città di Torino, la collaborazione con Tundo" conclude Magliano.

Andrea Parisotto

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