“Vi ricordate la nube sopra il Fluido di gennaio scorso? Ecco, purtroppo l’odore acre era già nell’aria da un anno, dopo che la struttura ha chiuso nel marzo del 2019 dopo 15 anni di ininterrotta attività. Oggi arrivano buone nuove? Macché, la ex spiaggia a cielo aperto del capoluogo subalpino sarà trattata come un luogo qualsiasi, un posto dato in concessione senza chiedere un progetto per quegli spazi, e a un qualsiasi soggetto senza curriculum. Si passerà attraverso un bando d’affitto commerciale con massimo rialzo, nessuna idea e nessuna storia, finalizzato a fare cassa nella maniera più avventata possibile, ma così si rischia di dare in mano quegli spazi a chi ha solo interesse a far girare contante (come purtroppo già avvenuto in passato): e sapete, dopo la crisi, chi è interessato a partecipare a gare senza nemmeno dover mostrare la propria storia?”, attacca Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“Eppure già ai tempi dell’‘apericelere’ e delle cariche in piazza Santa Giulia – ricorda Grimaldi –, avevamo fatto una proposta: aprire un confronto su quali modalità alternative si potessero attuare per la gestione dello spazio pubblico. Festival estivi, Murazzi aperti e nuovi luoghi di socialità nei punti verdi della città; stop agli affitti solo commerciali e la riqualificazione del Valentino, a partire dalla completa pedonalizzazione e dalla riapertura di tutti gli spazi chiusi da restituire alla cittadinanza. Queste sono solo alcune delle idee che abbiamo suggerito, e che indicano ogni volta che possono Augusto Montaruli e Giovanni Pagliero “alla 8”, Alberto Re “alla 1” e Michele Berghelli “alla 7”; sono le idee che ribadisce ogni volta Eleonora Artesio in Consiglio comunale”.
“Massimo Lapolla, candidato con Torino in Comune, proponeva un "sindaco della notte" ma in questi anni – ancora Grimaldi – ci saremmo accontentati anche solo di un assessore che, nella complessità, non mettesse la polvere sotto il tappeto. Vorremmo una città che, invece di gentrificare e tentare di “deportare” il divertimento, pensi a come non desertificare ciò che ha già”.
“Perché se le Estati al Governo sono finite e il tempo per i 5 stelle è scaduto, le stagioni arriveranno ancora e il caldo riesploderà, le piazze verranno ancora assediate, e Centro, Vanchiglia e San Salvario ospiteranno fino alle luci del mattino ragazzi e ragazze da tutti i quartieri. In fondo, i Murazzi sono rimasti chiusi solo per l'incapacità di non modificare un regolamento inapplicabile e il Valentino è un deserto fatto di concessioni scadute e poca visione. Oggi – conclude Grimaldi – servirebbe invece un piano strategico dei fiumi, a partire dal Po; una nuova vita che passi da un consorzio pubblico che coinvolga i gestori, dal parco Michelotti ai Murazzi, che raccolga tutti gli imbarchini e le società sportive che si affacciano sul fiume. Torino ha bisogno di nuove idee e, soprattutto, ha bisogno di persone appassionate che non vedano in un locale come l’ex fluido solo un posto da affittare”.