Noto per il passato come Ecobonus, il Superbonus 110% previsto con l’ultimo decreto Rilancio dello scorso maggio prevede alcune misure volte a migliorare l’efficientamento energetico delle abitazioni.
Le ristrutturazioni che permettono di limitare i consumi, in particolare quelli per il riscaldamento delle case, sono considerate di fondamentale importanza. Per questo è necessario che i lavori rispondano a determinati criteri, non solo per la tutela ambientale ma anche per la prevenzione del rischio sismico. Al contrario, la cessione del credito prevista per riprendere le spese sostenute per la ristrutturazione spetteranno a tutti. Questa è la vera novità del decreto che include nel numero degli aventi diritto tutti i potenziali beneficiari, cioè chi esegue i lavori nella propria abitazione.
Cosa prevede la norma
Con il decreto Rilancio sono state lanciate diverse iniziative volte a favorire la ripartenza dei consumi ma in ottica di una maggiore consapevolezza verso la sostenibilità ambientale. È con questo obiettivo che viene formulato l’elenco dei lavori che possono essere inclusi nel piano di rimborso sotto forma di credito d’imposta. Cioè, la spesa sostenuta per l’esecuzione dei lavori può essere scontata dai pagamenti delle imposte per i successivi dieci anni. Il contribuente ha la possibilità di cedere alla banca o alla ditta che esegue i lavori il credito spettante e così beneficiare in forma anticipata dello sconto.
Una soluzione prevista dal decreto e che è stata poi acquisita da Agenzia delle Entrate che di fatto eroga il credito d’imposta. Sul sito istituzionale è possibile verificare quali sono i criteri applicati per poter godere dei benefici del Superbonus 110%.
Ristrutturare casa per ridurre i rischi
Anche gli interventi legati alla prevenzione del rischio sismico sono previsti dal decreto che ricalca in gran parte le attività già previste dagli Ecobonus. Presenti pressoché in tutte le Manovre economiche degli scorsi anni, adesso è stata ampliata la platea degli aventi diritto a questi incentivi.
Quel che conta è che i lavori siano eseguiti per effettuare ristrutturazioni o migliorie che limitino le emissioni e migliorino la stabilità degli edifici in caso di evento sismico. Il decreto prevede una distinzione tra i cosiddetti “interventi trainanti” e gli “interventi trainati”. Cioè si considerano più importanti, e funzionali ai fini dell’ottenimento del bonus, tutte quelle ristrutturazioni che migliorino la classe energetica o la resistenza in caso di terremoto.
Gli interventi possono essere realizzati nel periodo che va dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. La posa del cappotto deve seguire determinati parametri e dovrà essere poi valutata dall’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Infatti è possibile trovare informazioni utili a proposito del decreto e alla sua attuazione direttamente sul sito istituzionale dell’ente.
Perché è importante dotare la casa di un cappotto termico
Come dice la definizione stessa, il cappotto termico ha la funzione di isolare l’interno dell’abitazione perché non disperda la temperatura interna. Quindi fa in modo che la casa sia fresca d’estate e calda d’inverno. In questo modo è possibile contenere la spesa per il riscaldamento o il raffreddamento degli ambienti domestici. L’impatto positivo in bolletta e per l’ambiente è evidente e innegabile, ma il lavoro deve essere ben fatto e rispettare alcune caratteristiche importanti.
Ci sono tre metodologie per l’applicazione del rivestimento delle pareti della casa, all’interno, all’esterno oppure tra le intercapedini. L’effetto complessivo può cambiare in termini di costi per la realizzazione del rivestimento, ma dovrebbe essere identico dal punto di vista dell’efficientamento.
Si considera, infatti, che un cappotto termico eseguito rispettando le normative vigenti permetta di guadagnare almeno due classi di consumo migliorando nettamente le prestazioni della casa.
Oltre al rivestimento è bene prestare la massima attenzione ad alcuni particolari accessori. Per esempio, è essenziale assicurare un migliore e più efficiente ricambio d’aria con l’esterno perché un cappotto troppo isolante finisce col trattenere all’interno l’umidità prodotta dalle attività e gli abitanti della casa. Quindi è bene prevedere uno scambio con l’esterno che faccia uscire l’umidità prodotta dentro ma senza far entrare il freddo o il caldo esterni.
Inoltre, l’installazione di termostati intelligenti, come quelli che si trovano recensiti su https://unasensazioneperfetta.it, sono una soluzione perfetta per ottimizzare il funzionamento di caloriferi o altre fonti di climatizzazione.