Ne hanno passate davvero di ogni colore, ma sembra non finire mai la via crucis iniziata ormai molti anni fa dai lavoratori ex Embraco dello stabilimento di Riva di Chieri.
Dopo l'ultimo capitolo della vicenda, che sembrava sancire la fine della parentesi dolorosa targata Ventures e che apriva alla costituzione della nuova società Italcomp per realizzare i piani del governo tra Torino e Belluno, legati come un tempo alla produzione di componenti per frigoriferi, i circa 400 dipendenti sono rimasti (come capitato loro troppo spesso) in un limbo.
Senza certezze sui tempi del proprio futuro, ma anche senza sussidio economico per il presente. Fim, Fiom, Uilm e Uglm di Torino infatti hanno ribadito con una nota congiunta che "ad oggi i 400 lavoratori ex Embraco di Riva di Chieri non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione per cessazione di attività dal 23 luglio, data in cui il Tribunale di Torino ha decretato il fallimento di Ventures Production".
"In un momento così complesso, in cui la pandemia sta minando le certezze di migliaia di lavoratori, non è accettabile che all’accordo sindacale per la Cig siglato il 13 agosto 2020 al ministero del Lavoro non sia ancora seguito il decreto attuativo che autorizza l'Inps a erogare l’ammortizzatore sociale ai lavoratori", proseguono i sindacati metalmeccanici.
"In attesa che la nuova società Italcomp - concludono - è urgente che il ministero del Lavoro firmi il decreto affinché i lavoratori ricevano quanto è loro dovuto, considerando che da 3 mesi non percepiscono alcun tipo di retribuzione".