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Politica | 31 ottobre 2020, 11:03

Sacco e Varaldo: "Il sindaco di Chieri e la maggioranza non prendono posizione sull'ospedale unico"

"L'ennesimo rinvio appare incomprensibile o nasconde qualcosa"

Sacco e Varaldo: "Il sindaco di Chieri e la maggioranza non prendono posizione sull'ospedale unico"

"Ancora una volta il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero e la sua maggioranza hanno evitato di mettere in discussione la questione ospedale unico dell’Asl T05", attacca Rachele Sacco di Forza Italia, Presidente del comitato Ospedale a Chieri.

"Ieri sera si è tenuto il consiglio comunale ed insieme al collega consigliere Tommaso Varaldo abbiamo proposto un ordine del giorno per impegnare Sindaco, Giunta e con essi la maggioranza a definire una volta per tutte la posizione ufficiale del Comune di Chieri sulla questione. Noi crediamo sia un argomento urgente anche alla luce delle recenti dichiarazioni del sindaco in merito, troppo vaghe e di orientamenti opposti a distanza di pochi giorni, insomma chiedevamo chiarezza".

"Cosa abbiamo ottenuto? Un ennesimo rinvio! Eppure, se le idee fossero definite, che siano pro o contro l’ospedale unico al Vadò di Moncalieri, sarebbe bastato porre l’ordine del giorno in discussione e votare. Cosa si nasconde, invece, dietro questo continuo procrastinare su un argomento di fondamentale importanza? Lo sapremo sicuramente al prossimo consiglio, allora per loro non sarà più possibile rimandare oltre una presa di posizione. Se si aspettano che il tempo allenti la nostra presa sull’argomento o ci allontani dal nostro impegno a difesa dell’Ospedale Maggiore di Chieri e contro qualsiasi operazione che ne preveda il ridimensionamento o addirittura la chiusura si sbagliano di grosso", aggiunge Rachele Sacco.

"Noi abbiamo preso un impegno con i chieresi, con l’ospedale e tutte le persone che ci lavorano, per la sua difesa e non arretreremo di un metro sulle nostre posizioni. Pretendiamo chiarezza e pretendiamo che Sicchiero e la sua Giunta ci dica una volta per tutte sulla vicenda da che parte stanno se con o contro gli interessi di Chieri e dei suoi cittadini".

Tommaso Varaldo, in un lungo post su Facebook, si è rivolto così al primo cittadino di Chieri Alessandro Sicchiero: "Caro Sindaco, mi spiace per queste tue parole che non ti fanno onore perché non raccontano la realtà dei fatti accaduti. Abbiamo presentato un ordine del giorno urgente non appena siamo venuti a conoscenza del comunicato stampa dei sindacati con le loro richieste. L’unico obiettivo? Proporre al Comune di presentare un ulteriore atto a sostegno dei 400 lavoratori Ex Embraco che stanno subendo l’ennesima ingiustizia".

"Vorrei specificarti alcuni passaggi: solo dopo il baccano fatto giovedì da sindacati e istituzioni il Ministero ha comunicato (Ansa delle 20 e 10 di giovedi sera) che il decreto attuativo era stato firmato dal Ministero il 25 settembre scorso. Fino alle 18,30 di giovedì pomeriggio, quando è stato depositato da noi l’ordine del giorno urgente, non si era a conoscenza di quanto comunicato ufficialmente poi in serata dal Ministero. Ti invito a condividere con i cittadini il comunicato stampa dei sindacati di giovedì pomeriggio (stesso del Consiglio Comunale), in cui sono loro stessi a rivolgersi al Ministero chiedendo la firma del decreto per sbloccare la situazione all’Inps. Credo che ascoltare la parola dei sindacati sia sufficiente a raccogliere un grido d’aiuto dei lavoratori. Ti ricordo, inoltre, che cassa integrazione per cessazione non è competenza della Regione!".

"Saputo che la palla è in mano all'Inps (che però dice che non ha ricevuto tutta la documentazione), e che vergognosamente non sta pagando la cassa a 400 lavoratori dal 23 luglio, allora se si voleva davvero fare un ulteriore gesto a sostegno due lavoratori potevate proporre di modificare l’impegno dell’ordine del giorno, aggiornandolo invece che bocciarlo. Se come PD avete bocciato l’odg perchè sapevate che il Ministro del vostro Governo aveva già firmato il decreto attuativo potevate proporre di  modificare l'impegno del nostro ordine del giorno e impegnarsi, ad esempio, ad inviare comunicazione istituzionale di sensibilizzazione a non procrastinare oltre sulla situazione all'INPS, oltre che al Ministro e la curatore". 

"Perchè non potevate impostare una politica di dialogo e proporre di aggiungere i vostri aggiornamenti? Così per scontro politico ci hanno rimesso ancora i lavoratori che potevano solo ottenere un ulteriore sostegno da parte del Comune. Unico obiettivo del nostro ordine del giorno", conclude Varaldo. "Dopo il tempo che hai dedicato a questo post sono certo ne dedicherai anche a scrivere una comunicazione ufficiale di invito a non procrastinare oltre sull’erogazione della cassa a tutti i soggetti coinvolti”.

comunicato stampa

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