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Pinerolese | 10 novembre 2020, 17:24

Treno Vivo Val Pellice: «Perché nessuno ha cercato le risorse per incrementare i mezzi del trasporto pubblico?»

Il Comitato ha spedito una lettera al Governo, alla Regione e all’Agenzia della mobilità piemontese

Treno Vivo Val Pellice: «Perché nessuno ha cercato le risorse per incrementare i mezzi del trasporto pubblico?»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il Comitato Treno Vivo Val Pellice ha indirizzato al Governo, alla Regione e all'Agenzia della mobilità piemontese sul problema del trasporto pubblico locale.

 

Come Comitato Treno Vivo Val Pellice seguiamo da anni i problemi del trasporto locale e abbiamo maturato una buona conoscenza dell'argomento.

Quindi ci siamo stupiti per l'assenza - fin dalla scorsa estate - di provvedimenti per l'incremento dei mezzi di trasporto in vista della riapertura delle scuole. Mentre si acquistavano i banchi monoposto, gli Assessorati ai trasporti di molte Regioni affermavano che non era possibile risolvere il problema del distanziamento sui mezzi del Tpl  (trasporto pubblico locale) alla riapertura di scuole e aziende.

Noi avevamo proposto alla Regione Piemonte di riattivare il servizio ferroviario sulle linee sospese nel 2012 (tra cui la Torre Pellice-Pinerolo), utilizzando i convogli delle linee interregionali dove era stato ridotto il servizio. In tal modo si sarebbero anche resi disponibili mezzi e autisti per incrementare il servizio su linee servite da bus.

Proposte sono venute anche dai sindacati e da altri comitati (scaglionamento degli orari, utilizzo dei bus di aziende private, riattivazione dello smart working) ma nulla è stato fatto, salvo prevedere un utilizzo dei mezzi all'80% della capacità, non controllato e comunque insufficiente per garantire il distanziamento di 1 metro.

Il risultato è sotto i nostri occhi: un aumento spaventoso dei casi di Covid 19 che ha colpito soprattutto le aree metropolitane di Milano e di Torino. Purtroppo non vi sono dati pubblici sulle origini dei contagi, ma di certo l'affollamento di metropolitane, bus urbani e suburbani, treni locali ha favorito la diffusione dell'epidemia.

Nell'ultimo Dpcm si prevede un utilizzo dei mezzi al 50%, ma non si capisce cosa accadrà quando un bus extraurbano è pieno al 50%: lascerà a terra gli utenti in eccesso che dovranno attendere per 30 o 60 minuti il successivo?

All'inizio della nuova ondata di contagi alcuni Assessori regionali hanno detto che incrementare i mezzi del Tpl non era "sostenibile economicamente": una strana idea di economia e risparmio, visto che i costi dei "ristori" e dell'emergenza sanitaria ora sono ben maggiori, mentre le centinaia di vittime di queste scelte non hanno prezzo.

Nella nostra Val Chisone, ai Sindaci che chiedevano di migliorare il servizio per gli studenti, il direttore dell'Agenzia Mobilità Piemontese ha incredibilmente risposto che “le limitate risorse al momento disponibili per la gestione dei servizi di Tpl non lo consentono", chiedendo ai Comuni di sborsare di tasca loro 24.000 euro.

Perché nessuno di Voi ha cercato nei mesi scorsi le risorse per incrementare i mezzi del Tpl e per avviare nuove modalità di servizio, al fine di evitare un affollamento dei mezzi che favorisce il contagio?

Treno Vivo Val Pellice

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