Un programma intenso di oltre 140 incontri, rivolti a un ampio pubblico nazionale e interamente trasmessi in streaming. Si terrà dal 12 al 15 novembre la prima edizione di Biennale Tecnologia, manifestazione organizzata dal Politecnico di Torino dopo il successo del Festival della Tecnologia del novembre 2019. “
"Siamo profondamente convinti della valenza culturale di un evento di grande portata come questo – spiega il rettore Guido Saracco - che proprio in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo assume ancora maggiore significato. La riflessione culturale su temi sensibili come quelli dello sviluppo della tecnologia e del suo rapporto con la società ci sembra un diritto da tutelare ancora di più oggi, quando il mondo in cui viviamo si è dimostrato così interconnesso e la tutela della sostenibilità, intesa in senso ambientale, ma anche sociale ed economico, è diventata così fondamentale”.
Saranno più di 260 i relatori che interverranno da tutto il mondo, su tematiche connesse all'economia, l'intelligenza artificiale, la sostenibilità, il rapporto tra tecnologia e politica. Tutto sotto il baluardo delle "Mutazioni - Per un futuro sostenibile", titolo scelto per questa prima edizione. Mutazioni intese come cambiamenti fisici, trasformazione dell’ambiente che ci circonda, ma anche cambiamenti di prospettiva, nuovi scenari non solo tecnologici, ma anche economici, sociali, culturali da progettare riflettendo su un nuovo mondo da costruire.
In stretta sinergia con gli attori del territorio, il Politecnico di Torino vuole dare vita a un appuntamento stabile: una Biennale Tecnologia che - in alternanza con Biennale Democrazia - completi la riflessione sulla società presente. L’obiettivo è di ampliare lo sguardo alle molteplici facce della tecnologia, insieme di strumenti creati dall’umanità che condiziona in modo significativo la vita di ciascuno, in particolar modo in una congiuntura storica come quella caratterizzata dalla pandemia e dalle sue conseguenze.
“Oggi sembra ancora più evidente che in ogni tempo ci sono molti futuri alternativi”, commentano i curatori della manifestazione Luca De Biase e Juan Carlos De Martin. “In questa edizione di Biennale Tecnologia cercheremo di esplorare, grazie al contributo dei nostri illustri ospiti, le mutazioni che stiamo vivendo e quelle a cui andiamo incontro: mutazioni generate dalla conoscenza che avanza, dalla creatività che la costruisce, dal senso critico che la discute e dalla solidarietà che la unifica. Tutto questo con un’idea di fondo: il cambiamento importante è quello che resta, la sostenibilità è la dimensione essenziale di ciò che dura a lungo. Quindi è nell’insieme dei fenomeni ambientali, culturali, sociali che costituiscono il quadro fondamentale di un progetto di sostenibilità che si trova l’innovazione importante. Quella che forse trascende il punto di vista umano in favore dell'insieme del pianeta: tecnologia è umanità, innovazione è evoluzione, mutazione è vita”.
Biennale Tecnologia articolerà la sua riflessione aperta, plurale e inclusiva in lezioni, panel, laboratori, spettacoli e mostre che coinvolgeranno scienziati, tecnologi, scrittori, economisti, filosofi, giornalisti, storici, artisti, chiamati a dialogare fra loro e con un pubblico eterogeneo, fatto di studenti di scuole e università, famiglie, aziende, esperti e cittadini.
Numerosissime le collaborazioni, tra cui Università degli Studi di Torino e Circolo dei lettori, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Unione Industriale e Camera di Commercio di Torino, CSI Piemonte, Paratissima, Artissima – OGR, Fondazione per la cultura Torino, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Museo del Cinema – Torino Film Festival, e altri ancora.
Biennale Tecnologia si aprirà domani, alle 17.30, con la lectio inaugurale di due ospiti d’eccezione: Francesca Bria, presidente del Fondo Nazionale Innovazione, sarà protagonista di un intervento intitolato "Un patto verde e digitale per la sovranità tecnologica europea"; seguirà il celebre scrittore e futurologo Bruce Sterling in "Difficult times".
Alle 21, spazio alla musica con il concerto d'apertura dedicato a George Gershwin, figura centrale nella storia moderna della musica americana, con Enrico Pieranunzi al pianoforte, Gabriele Pieranunzi al violino e Gabriele Mirabassi al clarinetto.