La melatonina aiuta il nostro corpo a regolare il ciclo del sonno e agisce sulle sinapsi inducendo la diminuzione dell’attività cerebrale. Viene secreta naturalmente dalla ghiandola pineale, nel cervello, in particolare nell'ipotalamo. E’ durante la notte, in assenza di luce solare, che a ghiandola pineale inizia a secernere melatonina, inducendo l’addormentamento.
Secondo uno studio del Department of Brain and Cognitive Sciences di Cambridge, la melatonina ha un effetto positivo sulla qualità del sonno se di notte i suoi livelli restano alti in modo costante. Questo ormone svolge, quindi, un ruolo fondamentale nel nostro organismo, dopotutto il sonno è essenziale per la salute grazie al suo effetto rigenerante.
Inoltre, trattandosi di una sostanza presente naturalmente nel nostro corpo non ha conseguenze sull'organismo poiché agisce come semplice regolatore delle fasi sonno/veglia, aiuta il corpo a rilassarsi e riduce i livelli di dopamina, l’ormone che stimola la veglia.
Tra i fattori che possono causare bassi livelli della melatonina di notte rientrano lo stress,
il fumo, l’esposizione notturna ad una luce eccessiva, un’esposizione diurna insufficiente alla luce solare, un lavoro a turni e l’invecchiamento.
Gli integratori di melatonina possono aiutare a contrastare la sua carenza e normalizzare i ritmi circadiani, ovvero quelli che preparano il corpo per attività quali il sonno. Ma è anche essenziale su diverse altre funzioni dell’organismo in quanto prende parte ai processi neuroendocrini, neurofisiologici e immunitari.
La melatonina interviene nella salute degli occhi, può alleviare i sintomi dell’acufene, trattare le ulcere dello stomaco e bruciore di stomaco, aumentare i livelli di ormone della crescita nei giovani uomini e aiutare con la depressione stagionale. Inoltre rinforza il sistema immunitario e agisce contro l’invecchiamento e i processi degenerativi.
Gli integratori di melatonina possono anche essere molto utili per gestire il jet lag dovuto a un fuso orario diverso o per aiutare a sostenere i turni di lavoro che fanno dormire di giorno per lavorare di notte.
“Se si vuole provare la melatonina, è bene iniziare da una dose bassa. Si può per esempio partire con 0.5 mg o 1 mg 30 minuti prima di andare a dormire. Se non sortisce l’effetto desiderato, allora è opportuno chiedere al medico. Assumere una dose ancora più alta di melatonina probabilmente non aiuterà a prendere sonno più in fretta. L’obiettivo è trovare la dose più bassa che aiuti a conciliare il sonno”, affermano gli esperti della farmacia digitale Viata.
Allo stesso tempo, sarebbe opportuno integrare l’alimentazione con il triptofano, un amminoacido capace di sintetizzare quantità sufficienti di melatonina e anche di serotonina. Il triptofano è considerato come il precursore della melanina e si trova comunemente nei cibi proteici di origine vegetale come legumi e semi vari.