“Gli studenti stanno pagando un prezzo altissimo all’emergenza Covid, il rientro a scuola, almeno a parole, è una priorità assoluta per tutti ma non ci risulta che la Regione stia lavorando ad un piano per la sicurezza sanitaria che interessi i trasporti, con corse aggiuntive e ingressi scaglionati. Il Presidente Cirio, quando solidarizza con gli studenti, si candida a vincere il premio faccia tosta: dopo aver fatto trascorrere l’intera estate senza stilare un piano per il rientro in sicurezza, sta compiendo lo stesso oggi”: sono le parole di Giulia Boggio, responsabile del forum scuola di Sinistra Italiana Piemonte e Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“Cirio, Lega e soci – prosegue Grimaldi – hanno bocciato tutte le nostre proposte che chiedevano di rendere obbligatorie le spese per finanziare i voucher scuola, nonostante questo sia l’unico modo per garantire a tutti gli idonei gli aiuti per libri di testo, trasporti, materiale didattico e, soprattutto, per l’acquisto di saponette per l’accesso a internet e di computer o tablet, strumenti necessari per garantire a tutte le famiglie l’azzeramento del digital divide che isola alcuni studenti impedendo loro di accedere alla DAD. È un problema che colpisce maggiormente i nuclei più fragili, aumentando ulteriormente le disuguaglianze che già erano presenti in tempi normali. Stiamo parlando di un’intera generazione che rischia di subire un danno irreparabile, e questa loro ferita merita risposte adeguate da progettare fin da subito”.
“Crediamo che la scuola debba ripartire al più presto ma che il rientro dovrà essere permanente – prosegue Boggio – non ci possiamo permettere nuovi pit-stop; se servirà più tempo per garantire questa certezza prendiamocelo, riprendiamo pure il 7 gennaio ma sistemiamo le inefficienze che hanno portato al sovraffollamento delle linee urbane ed extraurbane e la conseguente esplosione di contagi nel mondo della scuola: garantiamo a studenti e personale scolastico certezze, stabilità e sicurezza”.
“La ministra Azzolina ha posto nel 9 dicembre la data indicata per il rientro ma a poco più di dieci giorni non sappiamo se esista e quale sia il piano di potenziamento dei trasporti che ha stilato la Regione: ad esempio, si è studiato di concerto con le aziende dei trasporti un modo per garantire un’affluenza limitata e scaglionata alle scuole sulla fascia oraria 8:30-10:30?” – si chiedono Boggio e Grimaldi. “Crediamo che la Regione stia arrivando nuovamente impreparata all’appuntamento, pensando forse di improvvisare il rientro a scuola degli studenti com’è successo a settembre con il risultato che conosciamo già, ovvero l’interruzione delle lezioni in presenza al primo aumento dei contagi".
"Il mondo della scuola deve tornare al centro della programmazione regionale – concludono Boggio e Grimaldi – lo dobbiamo agli studenti in primis, ma anche alle loro famiglie, ai docenti e a tutto il personale tecnico amministrativo, cioè a tutti coloro che stanno affrontando i risultati drammatici dell’incapacità progettuali e gestionali di questa Giunta: se non è in grado di farlo la politica si costituisca subito una Commissione di tecnici che si occupi di farlo”.