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Attualità | 14 gennaio 2021, 16:57

Borgo Dora, i commercianti chiedono interventi urgenti alla rete fognaria: "Basta allagamenti"

In una lettera indirizzata alle istituzioni e firmata da 15 esercenti del quartiere, viene richiesta un'azione immediata per evitare i problemi creati dai forti temporali

acqua alta in Borgo Dora

i commercianti di Borgo Dora chiedono interventi urgenti alla rete fognaria

Borgo Dora, negli ultimi anni, è stata spesso colpita da allagamenti dovuti ai sempre più frequenti, improvvisi e fortissimi temporali. Ed allora, su iniziativa di Daniela Rodia (comitato La Voce di Tutti) e Ivano Moschini (commerciante), 15 esercenti del quartiere hanno firmato una lettera alle istituzioni con l'obiettivo di accelerare i lavori di adeguamento della rete fognaria, chiedendo la loro precedenza rispetto a quelli sul ripristino della pavimentazione originale.

Nel documento, si fa particolare riferimento a una Commissione dello scorso 25 novembre: “L'assessora Lapietra - si legge – aveva affermato che nel mese di gennaio sarebbero ripartiti i lavori per ultimare le condotte di smaltimento delle acque su piazza Borgo Dora in modo da scongiurare, finalmente e definitivamente, gli allagamenti che affliggono le attività commerciali della zona, specificando l'intenzione di ripristinare successivamente l'intera pavimentazione”.

I sottoscrittori contestano, a proposito, la risposta fornita a inizio dicembre da Luca Deri a un'interpellanza presentata dalla capo-gruppo di Fratelli d'Italia Patrizia Alessi: “Nei primi mesi del 2021 – affermava nell'occasione il presidente della Circoscrizione 7 -  verrà realizzata la pavimentazione su piazza Borgo Dora che riprenderà il disegno originale con particolare attenzione alle persone con disabilità, mentre nell'estate del 2021 sarà terminato il condotto fognario su via Borgo Dora all'altezza del parcheggio dell'ex rottamaio”.

La richiesta ha quindi l'obiettivo di ribaltare la logica appena descritta: “I commercianti – prosegue la lettera – per personale esperienza e danni anche ingenti, vorrebbero sottolineare come sia urgente e necessario risolvere prima i problemi dello smaltimento delle acque reflue del tratto di strada non ancora interessato dai lavori, il più basso e quindi il primo a rimanere sommerso dall'acqua. Per avere una prova basta ritornare alla scorsa estate, quando ad allagarsi era stata la piazza sede dei lavori già ultimati”.

Marco Berton

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