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Politica | 20 gennaio 2021, 18:08

L'allarme di Giachino: "Conseguenze pesanti se l'Iveco finisce in mani cinesi, il Governo intervenga". Leu: "Usare la Golden Power"

L'ex sottosegretario ai Trasporti auspica: "Un manifesto interesse di Cassa Depositi e Prestiti per l'Iveco sarebbe un segnale che anche lo Stato considera strategico il settore dei mezzi di trasporto". Anche Liberi e Uguali chiede alle istituzioni di non rimanere a guardare

camion dell'Iveco

il destino dell'Iveco preoccupa Mino Giachino e gli esponenti di LUV

"Mi pare che il Governo non abbia la vera percezione della situazione economica torinese e piemontese, altrimenti l'attenzione su cosa sta capitando in Fiat e all'Iveco sarebbe ben altra". A lanciare l'allarme è Mino Giachino, già sottosegretario ai Trasporti con Berlusconi Premier.

"Dal 2001 al 2018, senza che le Amministrazioni locali se ne accorgessero, il Piemonte è cresciuto di 4 punti in meno rispetto alla media nazionale. L’anno scorso , senza che nessuno muovesse un dito, è stata venduta la Magneti Marelli, ora abbiamo la fusione Fiat-Peugeot con l'AD scelto dai francesi. Da giorni la voce della vendita di Iveco ai cinesi e di una prossima vendita di Comau non può che preoccupare: le conseguenze sull'indotto torinese e piemontese rischiano di essere pesanti", fa notare l'ex esponente di Forza Italia.

"Tutto questo mentre la Francia sta investendo molto sul manifatturiero, con l’obiettivo di togliere la seconda posizione in Europa all’Italia. Questo depauperamento produttivo peggiorerà ulteriormente la situazione e inciderà negativamente sulla domanda di trasporto. Negli ultimi tempi Torino attrae investimenti solo nel settore della Grande Distribuzione", fa notare Giachino. "L’impoverimento di Torino, l’indebolimento del suo patrimonio industriale non va a beneficio di altre aree del Paese ma impoverisce il nostro sistema produttivo nazionale".

E allora, si domanda Giachino, "perché non utilizzare la norma recentemente approvata che consente l’ingresso nel capitale di CDP o di Invitalia? Se Torino, tra le Città del Centro-Nord, è la prima per disoccupazione giovanile qualche motivo ci sarà". Quindi rilancia un suo storico cavallo di battaglia: "Se vogliamo contare di più in Stellantis dobbiamo accelerare i lavori della Tav, perche‘  quella linea di trasporto avvicinerà tantissimo i nostri stabilimenti a quelli francesi e viceversa".

"In Francia lo Stato partecipa al capitale di Stellantis, un manifesto interesse di Cassa Depositi e Prestiti per l'Iveco sarebbe un segnale che anche lo Stato italiano considera strategico il settore dei mezzi di trasporto", conclude Giachino.

Anche Liberi Uguali Verdi ha espresso preoccupazione per il futuro di Iveco: “Con un doppio question time sia in Parlamento che al Consiglio regionale del Piemonte, Liberi e Uguali ha chiesto al Governo e alla Giunta regionale quali siano gli strumenti che i due esecutivi intendono mettere in campo per garantire la continuità produttiva del Gruppo Iveco a seguito di una eventuale acquisizione straniera, in particolare per tutelare i siti produttivi italiani e piemontesi, per tutelare i lavoratori e il futuro industriale del nostro Paese".

"Ci preoccupano molto le notizie di una possibile acquisizione di Iveco e di una quota di Fpt Industrial, società leader nella progettazione, produzione e vendita di motopropulsori per applicazioni veicolari industriali on road, off-road, marine e power generation – commentano Federico Fornaro, Capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera e Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione – purtroppo non crediamo molto al fatto che un’azienda cinese della grandezza di Faw- Jiefang – partecipata anche dallo Stato cinese – voglia investire nel futuro in Italia. Tante volte abbiamo visto che queste grandi multinazionali arrivano, si prendono la rete commerciale e il know-how, e poi sacrificano il Paese in cui sono intervenuti e i suoi lavoratori”.

“In queste ore – prosegue Fornaro – abbiamo registrato da parte del Governo un impegno che si è concretizzato nell’apertura già nelle scorse settimane di un tavolo tra i sindacati e i vertici CNH Industrial, tavolo convocato anche questo pomeriggio per verificare le informazioni in merito a questa possibile trattativa. Diverso invece il contributo della Regione – attacca Grimaldi – la cui massima espressione è stata quella di leggere una lunga risposta tecnica che sembrava un copia-incolla di un comunicato aziendale. Eppure – prosegue il consigliere regionale – l’implicazione di una vendita di Iveco e, se confermata, la cessione di quote di Fpt, rende potenzialmente problematica anche la progettualità intorno al Piemonte Hydrogen Valley, il progetto con cui il Piemonte si candida a diventare un nodo centrale per lo sviluppo dell’idrogeno in Italia”.

“Il Governo – concludono Fornaro e Grimaldi – in questa legislatura ha fortunatamente rafforzato il Golden Power come strumento di tutela dei settori strategici per il Paese, tra cui rientrano i trasporti, pertanto auspichiamo che, quando sarà il momento, si potrà valutare l’utilizzo di quella normativa per difenderci da un’acquisizione che colpisce uno dei nodi cruciali del nostro tessuto produttivo”.

redazione

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