“Se lo Stato continuerà a non pagare questi lavoratori, assunti in piena emergenza sanitaria per far funzionare le scuole, molti saranno costretti a licenziarsi”. Così Massimiliano Rebuffo, segretario generale della Flc Cgil di Torino, dopo l’incontro con il capo di gabinetto della prefettura, il secondo nel giro di poche settimane, organizzato per sollecitare i ministeri dell’Istruzione e dell’Economia a sbloccare degli stipendi destinati al personale scolastico assunto per fronteggiare l’emergenza Covid.
Nello specifico, si tratta di circa 2400 persone assunte a settembre 2020 in provincia di Torino per consentire alle scuole dell’infanzia e alle primarie di operare in sicurezza. Peccato che la metà di loro, dopo quattro mesi di lavoro, non abbia ancora ricevuto un euro.
“Molti sono pendolari e c’è chi ha già finito i risparmi - spiega Rebuffo - non avendo entrate alcuni stanno così pensando di licenziarsi. Peccato che se lo facessero, non avrebbero diritto al contributo di disoccupazione”.