È entrata lo scorso sabato pomeriggio in un esercizio commerciale di via Madama Cristina con l'intento di rubare. La giovane, una rumena di appena 19 anni, si è diretta agli scaffali dei vini e liquori, e ha iniziato a trafficare con delle bottiglie.
Notato il sopraggiungere della proprietaria, ha riappoggiato sullo scaffale un liquore dicendo che era troppo caro e non l’avrebbe acquistato. L’esercente, però, ha notato un rigonfiamento all’altezza di un tascone della sua felpa e ha intuito che la giovane nascondesse qualcosa di voluminoso all’interno. Pertanto, le ha chiesto di lasciare immediatamente quello che aveva preso. Per tutta risposta, la ragazza è fuggita correndo. E' allora intervenuto un dipendente del negozio, che l'ha inseguita, ma fuori sul marciapiede ad attenderla vi era un complice, un connazionale di 23 anni, il quale, vedendosi braccato, ha fermato la corsa e minacciato l'uomo brandendo delle pinze che aveva in mano.
A quel punto i due complici continuavano a fuggire, senza essere più seguiti, in direzione del Comprensorio Ebraico di via Primo Levi. Probabilmente non sapevano che avrebbero incontrato personale dell’Esercito in servizio di vigilanza. Uno dei militari ha bloccato i ragazzi proprio mentre stavano tentando di nascondere la refurtiva, due bottiglie di superalcolici, dietro dei bidoni dell’immondizia.
Una pattuglia della Squadra Volante in transito ha notato la scena ed è intervenuta per prendere in consegna la coppia. Dagli accertamenti svolti sono emersi numerosissimi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio a carico dei due rumeni. Sono dunque stati arrestati per rapina aggravata in concorso.