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| 04 marzo 2021, 14:00

Il tulipano svela i suoi segreti e il legame con la terra che l'ha preso come suo simbolo (e a sorpresa non è l'Olanda)

Incarnazione della perfezione e della bellezza, questo fiore è molto amato in Turchia. Tanto che già gli Ottomani lo piantavano in tutte le terre da loro conquistate

Il tulipano svela i suoi segreti e il legame con la terra che l'ha preso come suo simbolo (e a sorpresa non è l'Olanda)

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Forse non tutti sanno che il tulipano è il simbolo della Turchia. Il nome botanico tulipa deriva dalla parola turca tulbend, turbante, al quale il fiore assomiglia.

Il tulipano è giunto in Anatolia con una dinastia turca, i Selciuchi, che non solo hanno piantato i bulbi di questo romantico e mistico fiore, ma hanno anche cominciato a ornarci le moschee, le pietre tombali e lo hanno usato nella pittura.

Anche gli Ottomani hanno amato il tulipano e lo hanno piantato in tutte le terre che conquistavano. Il tulipano ha avuto un ruolo molto particolare nella storia turca. Gli abiti dei sultani e i mobili dei palazzi sono stati spesso ornati con i disegni raffiguranti i tulipani. Tra i sultani che hanno amato di più questo simbolico fiore possiamo elencare Fatih Sultan Mehmet il Conquistatore, Suleyman il Magnifico che lo volle sviluppare in numerose varietà e impiantare un po’ ovunque e il Sultano Ahmet III. Il periodo fra il 1718 ed il 1730, sotto il regno del Sultano Ahmed III, porta proprio il nome di "Era del Tulipano" riferendosi a un momento storico caratterizzato dalla pace e dal fiorire delle arti.

I tulipani erano diventati uno stile nelle arti applicate, nel folclore e nella vita quotidiana. I tessuti e i ricami realizzati a mano, i tappeti, le maioliche e le miniature riportavano disegni o figure del tulipano, così come i grandi giardini di tulipani intorno al Corno d’Oro erano frequentati dalla gente dell’alta società.

Durante questo periodo l'élite e la corte ottomana avevano dimostrato un'immensa predilezione per il tulipano, che veniva utilizzato in varie occasioni. I tulipani definivano la nobiltà e il privilegio, sia in termini materiali che simbolici.

 

È stato l’impero Ottomano per primo a coltivare i tulipani a livello commerciale esportandoli in Olanda tra il XVI e il XVII secolo.

Proprio in questo periodo, per l’esattezza nel 1554, il tulipano arrivò per la prima volta in Europa grazie al fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, ambasciatore di Ferdinando I ad Istanbul, che ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi. I tulipani divennero subito estremamente popolari in tutta l’Europa, ma è noto come molte delle varietà fossero sviluppate in Turchia molto prima che fossero introdotte nei giardini europei.

Ancora oggi il tulipano è molto apprezzato in Turchia. Nella moderna Turchia, il tulipano è ancora considerato l'incarnazione della perfezione e della bellezza. La Turkish Airlines, ad esempio, decora i suoi aerei con un dipinto di un tulipano sulla fusoliera. Ma la vera celebrazione di questo fiore è l’International Istanbul Tulip Festival. Questa è infatti una manifestazione che negli ultimi anni ha raggiunto dimensioni notevoli: la città si trasforma da marzo fino alla fine di aprile, in un meraviglioso giardino fiorito, esaltando così il simbolo stesso della Turchia.

 

Naturalmente la coltivazione dei tulipani è diffusa ovunque e appena inizia la primavera amiamo particolarmente le loro bellissime fioriture. I bulbi di tulipano si piantano preferibilmente tra ottobre e dicembre in funzione della fascia climatica. In generale una piantumazione precoce è sempre da preferirsi in quanto garantisce un migliore radicamento. L'esposizione ideale è in pieno sole o mezz'ombra.

 

Il terreno adatto per i bulbi deve presentare una discreta quantità di sostanze organiche e non deve essere troppo umido durante il periodo invernale (potrebbero formarsi dei marciumi). I bulbi vanno piantati ad una profondità che varia in funzione della dimensione del bulbo: dai 5 cm per quelli con calibro più piccolo fino ai 15 cm per quello più grandi. La distanza tra uno e l'altro è di circa 10 cm. Interrati i bulbi si procede a una leggera innaffiatura per far aderire la terra al nostro bulbo. Terminata la fioritura, eliminate i fiori appassiti per evitare la formazione dei semi e preservare il fogliame di cui il bulbo ha bisogno per ricostituire le riserve e rifiorire di nuovo l'anno successivo. Per tale motivo effettuate delle concimazioni anche dopo la fioritura.

Il parco Keukenhof in Olanda ogni anno piantuma 8 milioni di bulbi, ma anche in prossimità del parco è facile vedere campi con distese di tulipani. Periodo migliore per vedere la fioritura aprile e maggio.

Per la coltivazione in vaso utilizzate dei terricci leggeri che non favoriscano un ristagno d'acqua ed utilizzate varietà di tulipano a stelo corto.

Ma come si conservano i bulbi di tulipano? I bulbi di tulipano, soprattutto per quanto riguarda le varietà a grandi fiori, se lasciati nel terreno degenerano dopo 2/3 anni dalla piantumazione. Pertanto è preferibile espiantarli dal terreno quando il fogliame sarà secco.

 

Prelevati i bulbi effettueremo una pulizia degli stessi eliminando la terra e i bulbilli che si sono formati intorno al bulbo principale dopo di che si procederà a riporre i bulbi in cassette collocandoli in cantina o in garage fino alla messa a dimora dell'autunno successivo.

Vi aspettiamo sul nostro gruppo.

Sonia Barone e Domenico Simonetti

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