Sempre meno tempo, sempre meno speranza. Continua implacabile il conto alla rovescia sul fronte del progetto Italcomp e - di conseguenza - per i 400 lavoratori ex Embraco dello stabilimento di Riva di Chieri si concretizzano gli scenari peggiori, dopo anni di lotte, ma anche di speranze prima distribuite con leggerezza da enti e istituzioni varie e poi regolarmente frustrate.
Con l'avvio ormai risalente alle scorse settimane delle procedure di licenziamento collettivo, infatti, si avvicina la data di fine aprile entro la quale termineranno i 75 giorni di trattativa sindacale e - di conseguenza - l'unica strada sarebbe quella dei provvedimenti che diventerebbero esecutivi a fine luglio.
Resta aperta una flebile speranza per attivare della Cassa Covid che allunghi i termini, ma dal Ministero del Lavoro non è arrivato alcun segnale in questo senso e la sostanza è sempre la stessa: l'unico impulso può arrivare dal progetto Italcomp, prima annunciato in grande stile dall'allora ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e ora fermo al palo, tenendo con il fiato sospeso anche i 300 lavoratori della Acc di Mel, in provincia di Belluno, che sarebbero coinvolti alla stessa maniera.
E proprio i lavoratori veneti sono l'oggetto della solidarietà che i sindacati metalmeccanici torinesi ribadiscono in queste ore, a fronte delle manifestazioni organizzate davanti ai cancelli della loro fabbrica. "Fim, Fiom, Uilm, Uglm di Torino esprimono massima solidarietà ai lavoratori di Acc di Mel - spiegano -. A Riva presso Chieri la preoccupazione dei lavoratori sta crescendo, perché i termini della procedura di licenziamento collettivo si avvicinano senza che ci siano segnali di discontinuità rispetto alla gestione registrata finora".
"Chiediamo al nuovo Governo e al neo ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti - è l'appello, talmente ribadito da apparire ormai disperato - di intervenire con tempestività su una vicenda che rischia di bruciare oltre 700 posti di lavoro tra i 400 addetti di Riva e i 300 di Mel. Non è accettabile che, dopo anni di lotte per salvare l’occupazione, questi lavoratori e le loro famiglie vengano abbandonati al loro destino.
[L'incontro della delegazione Embraco con la sindaca Chiara Appendino]
Intanto, una delegazione di lavoratori oggi ha potuto incontrare a Palazzo Civico anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nonché sindaca metropolitana. Un'occasione per ribadire ancora una volta le necessità e l'urgenza di una vertenza diventata ormai una telenovela, ma il cui finale non sembra decisamente quello atteso.