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Economia e lavoro | 15 marzo 2021, 11:46

Ex Embraco, 45 giorni alla fine di tutto. I 400 lavoratori al fianco dei colleghi di Acc: "Il governo intervenga"

Fim, Fiom, Uilm e Uglm tornano alla carica per sbloccare la situazione sul piano Italcomp: "La preoccupazione sta crescendo, senza segnali di cambiamento"

Manifestazione di lavoratori

Più passa il tempo, più si affievoliscono le speranze dei 400 operai Embraco

Sempre meno tempo, sempre meno speranza. Continua implacabile il conto alla rovescia sul fronte del progetto Italcomp e - di conseguenza - per i 400 lavoratori ex Embraco dello stabilimento di Riva di Chieri si concretizzano gli scenari peggiori, dopo anni di lotte, ma anche di speranze prima distribuite con leggerezza da enti e istituzioni varie e poi regolarmente frustrate.

Con l'avvio ormai risalente alle scorse settimane delle procedure di licenziamento collettivo, infatti, si avvicina la data di fine aprile entro la quale termineranno i 75 giorni di trattativa sindacale e - di conseguenza - l'unica strada sarebbe quella dei provvedimenti che diventerebbero esecutivi a fine luglio.

Resta aperta una flebile speranza per attivare della Cassa Covid che allunghi i termini, ma dal Ministero del Lavoro non è arrivato alcun segnale in questo senso e la sostanza è sempre la stessa: l'unico impulso può arrivare dal progetto Italcomp, prima annunciato in grande stile dall'allora ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e ora fermo al palo, tenendo con il fiato sospeso anche i 300 lavoratori della Acc di Mel, in provincia di Belluno, che sarebbero coinvolti alla stessa maniera.

E proprio i lavoratori veneti sono l'oggetto della solidarietà che i sindacati metalmeccanici torinesi ribadiscono in queste ore, a fronte delle manifestazioni organizzate davanti ai cancelli della loro fabbrica. "Fim, Fiom, Uilm, Uglm di Torino esprimono massima solidarietà ai lavoratori di Acc di Mel - spiegano -. A Riva presso Chieri la preoccupazione dei lavoratori sta crescendo, perché i termini della procedura di licenziamento collettivo si avvicinano senza che ci siano segnali di discontinuità rispetto alla gestione registrata finora".

"Chiediamo al nuovo Governo e al neo ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti - è l'appello, talmente ribadito da apparire ormai disperato - di intervenire con tempestività su una vicenda che rischia di bruciare oltre 700 posti di lavoro tra i 400 addetti di Riva e i 300 di Mel. Non è accettabile che, dopo anni di lotte per salvare l’occupazione, questi lavoratori e le loro famiglie vengano abbandonati al loro destino.


[L'incontro della delegazione Embraco con la sindaca Chiara Appendino]

Intanto, una delegazione di lavoratori oggi ha potuto incontrare a Palazzo Civico anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nonché sindaca metropolitana. Un'occasione per ribadire ancora una volta le necessità e l'urgenza di una vertenza diventata ormai una telenovela, ma il cui finale non sembra decisamente quello atteso.

Massimiliano Sciullo

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