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Attualità | 16 marzo 2021, 14:34

SNALS Confsal: “Basta con i presidi-sceriffo. Intervengano Prefetti e Direttore USR: in zona rossa didattica solo a distanza”

Il Segretario regionale Pace: “Sanzioni e procedimenti disciplinari per i dirigenti scolastici che violano i DPCM”

SNALS Confsal: “Basta con i presidi-sceriffo. Intervengano Prefetti e Direttore USR: in zona rossa didattica solo a distanza”

Con il Piemonte in zona rossa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado deve avvenire solo a distanza, salvo rare eccezioni. Lo prevedono il DPCM 02/03/2021 e il DPGR del Piemonte n. 36 dello scorso 12 marzo. Basta con i dirigenti che obbligano i docenti a svolgere la DAD non dalle loro abitazioni bensì dalle aule scolastiche vuote”. Così l’ing. Giovanni Vittorio Pace, Segretario regionale SNALS Confsal, in merito a ciò che sta accadendo in alcune scuole del Piemonte.

Si tratta di un fenomeno che ci viene segnalato dai nostri iscritti - continua Pace - Diciamo no allo svolgimento delle attività didattiche in presenza nei laboratori, se non strettamente necessarie. Esistono programmi on-line e software didattici appositi, già utilizzati nelle scuole prima del COVID. Non comprendiamo l’atteggiamento di certi dirigenti che fanno spostare alunni, docenti e personale ATA per raggiungere gli istituti scolastici, contravvenendo alle misure di sicurezza previste dai suddetti decreti”.

Sì, invece, allo svolgimento dell’attività didattica in presenza finalizzata a favorire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. “I dirigenti scolastici valutino, però, attentamente i singoli casi, contemplati nei percorsi educativi individualizzati (PEI) e nei percorsi didattici personalizzati (PDP), per stabilire le reali esigenze formative dell’alunno e consentire la didattica in presenza laddove la DAD non è attuabile. Nessuno vuole negare a questi alunni il diritto all’istruzione, ma abbiamo l’impressione che alcuni dirigenti stiano abusando delle deroghe come se il COVID non esistesse. Grave l’atteggiamento di qualche preside che individua come indifferibili quasi tutte le attività ordinarie, precettando di fatto gran parte del personale scolastico e soprattutto quello ATA. Prima di tutto viene la tutela del diritto alla salute”.

Conclude Pace: “Chiediamo al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Fabrizio Manca, di attivare i procedimenti disciplinari nei confronti di chi non rispetta obblighi e divieti, così come peraltro chiarito dalla nota a sua firma n. 3017 dello scorso 13 marzo. Se le cose non cambieranno denunceremo le situazioni anomale ai Prefetti affinché, in qualità di ufficiali di governo del territorio, intervengano per irrogare le sanzioni del caso”.

comunicato stampa

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