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Cultura e spettacoli | 19 marzo 2021, 16:02

Il Museo dell'Automobile festeggia 10 anni dalla riapertura: "Portiamo su 4 ruote l'Italia nel mondo"

Il presidente Camerana: "Accogliamo le sfide del digitale per raggiungere tutta la vasta comunità di appassionati. Il direttore Mengozzi: "Confidiamo nelle ATP Finals"

Museo dell'Automobile

L'ingresso del Museo Nazionale dell'Automobile di Torino

Dieci anni dalla gloriosa riapertura di quel 19 marzo 2011, nel pieno dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia a Torino. È questa la ricorrenza che il Museo Nazionale dell’Automobile ha voluto celebrare questa mattina, in streaming, come l’emergenza sanitaria impone, ma coinvolgendo egualmente i principali protagonisti di un pezzo fondamentale della sua storia.

L’allora presidente Giuseppe Alberto Zunino e il Direttore Rodolfo Gaffino Rossi, ma anche gli architetti che contribuirono all’ampliamento della sede di corso Unità d’Italia, Cino Zucchi, che progettò i nuovi spazi espositivi e la ristrutturazione dell’edificio, e François Confino, che curò il percorso museale. 

È qui che trovarono spazio le oltre 200 vetture della straordinaria collezione, avviata e sviluppata in tre decenni di

lavoro da Carlo Biscaretti di Ruffia a partire dagli anni Trenta del secolo scorso. Un vero e proprio tempio dell’automobile, che nel 2011 fu intitolato all’Avvocato Gianni Agnelli, di cui proprio in questi giorni ricorrono i 100 anni dalla nascita.

Quattro gli asset strategici su cui il Mauto ha investito fino a oggi. Il design, con l'omaggio alla carriera di Giugiaro, Gandini e Fioravanti; l'attività del Centro di restauro, in partnership con l'omologo universitario di Venaria Reale e Stellantis, per la cura delle vetture d'epoca dagli anni Trenta a scendere; e, ancora, il motorismo sportivo e la partecipazione a grandi eventi automobilistici. 

In questo decennio - afferma il presidente Benedetto Camerana - il museo ha consolidato un ruolo cruciale nella diffusione della cultura dell’automobile, in particolare dell’auto italiana, tra i due poli fondamentali del design e dello sport. Oggi guardiamo al futuro e all’innovazione,  in riferimento all’ambiente e alla mobilità. E guardiamo anche oltre la pandemia, studiando nuove formule di integrazione fra offerta digitale e visita del Museo, con importanti potenzialità di diffusione internazionale, coordinando le relazioni con il territorio e l’attrattività dell’auto italiana su scala globale”.

Circa 2 milioni i visitatori che, in questi dieci anni, hanno fatto tappa al museo, classificato recentemente dal Times tra i 50 più belli al mondo. 

Il Mauto - aggiunge il direttore Mariella Mengozzi  - ha divulgato i propri valori legati alla storia e all’innovazione, allo sport e alla ricerca dell’eccellenza, alla tecnologia e al design, rafforzando i rapporti con i protagonisti e le aziende del settore, coinvolgendo i diversi pubblici con contenuti e linguaggi specifici per ciascuno, organizzando eventi e mostre di grande interesse per aumentare le opportunità di visita. Il trend di crescita si è mantenuto costante, generando un numero sempre maggiore di visitatori. L’emergenza sanitaria dell’ultimo anno ha reso necessaria una radicale revisione delle modalità con cui il museo può svolgere la propria missione, e siamo ora pronti ad affrontare le sfide del prossimo decennio con cauto ottimismo”. 

Tra le prossime iniziative in programma, confidando nella riapertura dei musei, la grande celebrazione di Pininfarina, i 50 anni della Fiat 127, il tributo a Giovanni Michelotti, i 60 anni della Jaguar E-Type.

 

 

Continuerà anche lattività fuori sede. Dopo aver partecipato alla Mille Miglia nel 2019 e nel 2020 con la spettacolare Cisitalia 202 SMM “Nuvolari” del 1947, il Mauto porterà all’edizione 2021, in programma dal 16 al 19 giugno, un’altra vettura della sua collezione: la OM 469 Sport del 1922. Sarà tra le più “anziane” al via della Freccia Rossa 2021, un esemplare unico, con carrozzeria a due posti e caratteristiche tecniche studiate ad hoc per questo telaio. 

 

 

Manuela Marascio

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