"Un bilancio che, pur pagando il disavanzo ereditato, guarda al futuro - dichiara il Consigliere regionale Andrea Cane dopo il voto in aula del documento previsionale triennale - con grande e rinnovata attenzione alla sanità, al lavoro e la formazione all'interno dei quali è presente anche il il Fondo regionale per il lavoro agile o smart working, che ha solo un anno di vita ma ha raddoppiato il primo valore finanziato con altri 500 mila euro che si aggiungono a quelli della Legge regionale dello scorso anno".
“Quando iniziammo a parlare in Consiglio regionale di smart working o lavoro agile nell’estate 2019 – prosegue l'esponente della Lega Salvini Piemonte, primo firmatario dell'emendamento che aveva portato alla creazione del Fondo - nessuno avrebbe immaginato l’accelerazione spinta dall’emergenza pandemica che ci aspettava. Durante la fase più acuta del lockdown il lavoro agile ha coinvolto il 97% delle grandi imprese, il 94% delle PA italiane e il 58% delle PMI. In Piemonte un terzo dei lavoratori dipendenti ha lavorato da casa e a settembre 2020, tra rientri consigliati e obbligatori, in media i lavoratori nelle grandi aziende private hanno lavorato da remoto per la metà del loro tempo. Il lavoro agile oggi in Piemonte è declinato in tante nuove opportunità da cogliere, dall’holiday working appena lanciato dall’assessore al Turismo Vittoria Poggio sino al progetto di ripopolamento e di riqualificazione dei borghi montani di cui sono promotore, denominato 'Coworking in Valle', che riprenderà a pieno regime non appena le condizioni pandemiche lo permetteranno".
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