Il complesso natatorio di Pozzo Strada potrebbe non riaprire nemmeno quest'estate. E' critica la situazione della piscina Trecate, chiusa dal 2019 per problemi di sicurezza, ma reduce da almeno dieci anni di criticità strutturali e gestionali. Con le sue tre vasche - di 50, 25 e 20 metri -, le palestre e tutta la parte esterna riservata alla bella stagione, rappresenta per Torino una risorsa tanto grande quanto onerosa. Perché se è vero che l'impianto è in capo alla Circoscrizione 3, il peso dei costi di manutenzione - tra i 50 e i 60 mila euro - non sarebbero comunque sostenibili dall'ente territoriale. Per questo l'assessore allo sport Roberto Finardi aveva proposto qualche tempo fa l'esternalizzazione della vasca estiva, ma, a oggi, il bando per l'affidamento non è ancora partito.
"Siamo senza personale: dai sei che ci erano stati assegnati all'inizio, abbiamo ora soltanto un addetto per tutta la struttura, gli altri sono stati trasferiti - ha lamentato la presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise durante la commissione consiliare di ieri sullo stato dell'arte della Trecate -. Al momento un gruppo di lavoro sta studiando tutti i dettagli dell'esternalizzazione, ma mi piacerebbe riaprire la piscina in questa fase transitoria. Non saprei però come fare, senza risorse".
Il periodo di incertezza sul fronte pandemia di certo non agevola i pronostici. "C'è il rischio concreto che il bando vada deserto esattamente come l'anno scorso - ammette Finardi -, perché dubito che un privato voglia farsi carico di tutte queste spese. I lavori di messa a norma richiedono almeno 45 giorni, e poi bisogna considerare la riduzione della capienza nelle vasche per le norme anti-Covid". Il periodo di guadagni sulla stagione estiva, insomma, sarebbe comunque troppo breve ed esiguo.