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Economia e lavoro | 19 aprile 2021, 19:15

Gli albergatori torinesi in crisi insistono con il Comune: "Sospensione o riduzione della tassa di soggiorno"

La ricetta dell'assessore al commercio Sacco va però in un'altra direzione: Questa misura non viene applicata in nessun'altra città italiana, piuttosto decidiamo insieme come utilizzare i fondi"

Gli albergatori torinesi in crisi insistono con il Comune: "Sospensione o riduzione della tassa di soggiorno"

Un settore turistico-alberghiero sempre più in crisi insiste affinché il Comune di Torino prenda provvedimenti urgenti con un alleggerimento della pressione fiscale. Per farlo, le principali associazioni di categoria chiedono di intervenire sulle imposte e, in modo particolare, sulla tassa di soggiorno.

La richiesta: sospendere o ridurre la tassa di soggiorno

Nello specifico, la richiesta è quella di prorogare la sua sospensione, già applicata per alcuni mesi fino allo scorso 31 marzo, o di garantire almeno una riduzione: “Con il crollo dei prezzi delle camere - spiega il presidente di Federalberghi Torino Fabio Boriol'incidenza della tassa di soggiorno arriva a superare quella dell'Iva (al 10%, ndr), un peso economico che poi si ripercuote sui clienti. Attualmente siamo al 10% della normale capienza con una perdita dell'80% del fatturato, risultato di gran lunga peggiore rispetto a un 2020 in cui comunque siamo riusciti a lavorare a pieno regime per almeno due mesi: siamo in grande sofferenza, un aiuto potrebbe arrivare anche dalla riduzione di Tari, Cosap e Cimp”.

L'assessore Sacco: “Meglio decidere insieme come investire le risorse”

Di tutt'altro avviso è l'assessore al commercio della Città Alberto Sacco, che punta invece a un confronto su come investire nel settore le risorse che andrebbero a finire nel bilancio comunale: “Questa misura - ha risposto – non è stata richiesta né valutata in nessun'altra grande città italiana, i turisti vengono a Torino perché è una città stupenda e non per risparmiare due euro. Sarebbe invece importante valutare insieme come utilizzare al meglio i proventi della tassa di soggiorno con, ad esempio, specifiche campagne di marketing in grado di attrarre turisti, congressi, influencer o eventi come le ATP Finals o la Coppa Davis; sono disponibile a condividere le proposte anche in Commissione con i consiglieri comunali. Per quanto riguarda le altre imposte, proveremo a mantenere l'azzeramento della parte variabile della Tari”.

Ad auspicare una maggiore collaborazione è anche il presidente del Gruppo Turistico Alberghiero dell'Unione Industriale di Torino Federico De Giuli: “Quello che manca – ha commentato – è un coordinamento tra istituzioni e i diversi soggetti che lavorano sulla promozione turistica: se una parte di quei soldi venissero investiti in un processo decisionale rapido che coinvolga tutti gli attori in campo nell'elaborazione di soluzioni in tempi serrati e avvalendosi di competenze tecniche penseremmo davvero al nostro futuro”.

Marco Berton

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