Sarà consegnata anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Premier Mario Draghi la "Lettera alla coscienza" del fondatore del Sermig Ernesto Olivero, che viaggerà con il Giro d’Italia. La realtà di Borgo Dora è partner sociale della corsa ciclistica: questa mattina Olivero ha consegnato a Chiara Appendino la missiva e idealmente, attraverso di lei, a tutti i sindaci dei comuni toccati dalle tappe della kermesse rosa, che domani prenderà appunto il via da Torino.
Una lettera indirizzata a tutti i cittadini, scritta per ricordare che in un periodo come l'attuale ogni persona può e deve contribuire a lottare per superare le criticità del momento e contribuire a costruire una società migliore.
Ai sindaci, come capi delle comunità locali, il fondatore del Sermig e dell’Arsenale della Pace chiede di diffondere questo messaggio, poiché - si legge nel testo di Ernesto Olivero - "(…) è tempo di risvegliare la coscienza e capire che i piccoli possono fare cose grandi, ma occorre che torniamo a credere nella forza propulsiva del fare comunità. Occorre gente che abbia voglia di mettere l’io al servizio del noi, un’unica squadra al servizio di una grande visione. Dai piccoli che si uniscono e vivono nella verità può venire l’autorità morale di dire: “Basta!”. Un’autorità capace di mobilitare senza violenza milioni di persone, di entrare nei palazzi dei partiti, dell’economia, della cultura e della scienza, delle diverse confessioni religiose e portare a una svolta, alla rivoluzione di chi vive il potere come servizio. Una nuova primavera è possibile, diamo voce alla coscienza, in ogni età della vita. (...)".