Alle 11 in punto, come un effetto domino, le serrande di Le Gru si sono abbassate una dopo l'altra sospendendo per circa un quarto d'ora l'attività commerciale. È la protesta andata in scena a Grugliasco - come in altri centri commerciali dei comuni limitrofi - per dire basta alla chiusura prolungata degli esercizi nei weekend.
Il blocco, infatti, sancito dagli ultimi Dpcm, non è ancora stato rimosso nonostante l'ingresso del Piemonte in zona gialla.
L’iniziativa, che sul territorio italiano coinvolge 30.000 negozi e supermercati, è promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l'immediata revoca delle misure restrittive vigenti da circa sei mesi.
"Il governo - spiegano le associazioni di categoria - impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel weekend, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato".
Un concetto ripetuto dagli altoparlanti diffusi tra le corsie dello shop center, piuttosto frequentato già a metà mattina da numerosi clienti gentilmente accompagnati all'uscita dei negozi per permetterne la chiusura temporanea.
L'azione collettiva che oggi ha coinvolto i due piani commerciali di Le Gru incarna quindi una richiesta lampante: chiudere per riaprire, reclamando il diritto a lavorare a pieno regime anche oltre i giorni feriali. Ad avallare la domanda, i cartelli parlanti posti all'ingresso principale: "la vostra sicurezza è la nostra priorità", recitano, invitando i visitatori a collaborare nel rispetto di tutte le norme anti-Covid.