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Sanità | 21 maggio 2021, 16:32

Nuovo look per l'hub vaccinale di via Gorizia: arriva Compagnia di San Paolo e "apre" alla cultura (FOTO e VIDEO)

Aumentano spazi e strutture di uno dei primi centri attivati a Torino. Profumo: "Anche così vogliamo fare ripartire il territorio". Anfossi: "Un centro la cui vocazione è rivolta al terzo settore". Icardi: "Si rafforza la campagna: ogni giorno 35mila somministrazioni, ma potremmo fare anche il doppio, se ci fosse la disponibilità".

nuovo hub vaccinale di via Gorizia

Nuovo look per l'hub vaccinale di via Gorizia: arriva Compagnia di San Paolo e "apre" alla cultura

La lotta al Covid, somministrando vaccini, è cominciata qui. In via Gorizia si è iniziato a somministrare dosi a Torino, ma ora è il momento di un cambio di look. Aumentano spazi, strutture e potenza di fuoco per mettere la pandemia in un angolo. Grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, infatti, le forze in campo ora sono decisamente più agguerrite. 

Picco: "Un salto di qualità per combattere il virus"

Il centro, operativo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20, aumenta le linee vaccinali da 3 a 10. A regime, si stima di poter fare da 400 a 1000 somministrazioni al giorno. Sono state implementate le squadre di sanitari e rivisti percorsi, le aree di accoglienza e di osservazione post vaccino, oltre alla riqualificazione dello spazio esterno. "Un salto di qualità - spiega Carlo Picco, direttore generale della Asl Città di Torino - in un periodo che intanto ha visto crescere in tutta la città gli altri centri per le vaccinazioni: ad oggi il sistema vaccinale dell’ASL Città di Torino ha dimostrato di poter superare le 10.000 inoculazioni al giorno. Ma questo è molto inserito nel tessuto torinese, a immediato contatto con le persone".

 

Icardi: "Potremmo fare 70mila vaccini al giorno, avessimo le dosi"

"Non è il primo aiuto che la Compagnia dà alla sanità piemontese - dice Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità - Dalla telemedicina alla medicina del territorio. Ma la cosa fondamentale è fare presto, limitando la diffusione e le varianti di questo virus. Possiamo fare 35mila vaccini al giorno, in Piemonte, ma avremmo le possibilità di farne almeno il doppio, se ci fossero le dosi. Ma già ora utilizziamo fino al 99% delle possibilità che abbiamo".

Profumo: "Siamo al servizio del Bene Comune"

Il contributo della Compagnia di San Paolo, che sosterrà ogni spesa, permetterà di effettuare le somministrazioni non solo ai dipendenti della fondazione bancaria e delle società partecipate, ma anche a tutti gli addetti del settore della cultura torinese, dello spettacolo e del terzo settore. "In questi mesi così difficili - dice Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo - la città e la regione hanno capito che lavorando insieme si moltiplicano i risultati positivi. Oggi dimostriamo cosa vuol dire applicare il nostro Piano Strategico, che parla del 'bene comune' e che incarna la nostra missione".

"Oggi lavoriamo per il futuro - prosegue - perché se batteremo la pandemia getteremo le basi per fare ripartire il Paese. E chi come noi punta su cultura, ricerca e innovazione, vuole trovare anche strade come questa per fare crescere il territorio. Guardare a lungo periodo e non solo nell'immediato è l'unico modo di lavorare e dovremmo insegnarlo a tutto il Paese".

Leon: "Ripartire con cautela, ma in sicurezza"

"È uno sforzo collettivo importante, quello che è stato messo in campo. E noi come Città cerchiamo di essere facilitatori di una campagna che tutela tutti noi come comunità - commenta Francesca Leon, assessore comunale alla Cultura - Nel settore della cultura poter vaccinare gli operatori di un mondo che si sta preparando a riaprire significa contribuire a una ripartenza in sicurezza, nella consapevolezza di poter andare avanti in modo più tranquillo, anche se graduale e con cautela".

"Noi vogliamo essere un'infrastruttura sociale e filantropica per il territorio - conclude Alberto Anfossi, segreterio generale della Compagnia - e il progetto di oggi ne esprime la piena concretezza. Abbiamo spostato la filosofia di fondo di questa campagna vaccinale, che accanto all'emergenza ha pensato a organizzare ogni hub con una vocazione. Ci piace pensare a una vocazione culturale e filantropica del centro di via Gorizia".

Massimiliano Sciullo

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