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Economia e lavoro | 10 giugno 2021, 19:53

Anche l'export torna a correre per il Piemonte: nei primi tre mesi dell'anno una crescita del 6,4%. Torino la locomotiva

In forte ripresa mezzi di trasporto e metalli, male il tessile. Ma rispetto al 2019 c'è ancora terreno da recuperare. Però facciamo meglio dei "cugini" di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna

Mappamondo tenuto in una mano

Le esportazioni di Torino sono tra le migliori a livello piemontese dopo i primi tre mesi del 2021

Anche le esportazioni dimostrano che il Piemonte, non senza difficoltà, si sta risollevando dopo la crisi pandemica. I primi tre mesi del 2021, infatti, fanno segnare un +6,4% rispetto ai primi tre mesi 2020, peraltro un periodo in cui - per almeno gennaio e febbraio - la situazione era ancora sostanzialmente "normale"

In particolare, il valore delle esportazioni piemontesi di merci è stato pari a 11,4 miliardi di euro, mentre il valore delle importazioni di merci è cresciuto del 6,7%, attestandosi a quota 8,2 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale si è confermato positivo per 3,2 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,1 miliardi di euro del I trimestre 2020.

Si resta comunque sotto i livelli dello stesso periodo del 2019, con un calo dell'1,4%. "Le nostre vendite oltre confine sono tornate a crescere e le nostre imprese stanno lavorando duramente per recuperare quanto perso durante i mesi dell’emergenza sanitaria: il nostro made in Italy e il nostro made in Piemonte non si sono lasciate scoraggiare e ora puntano sul loro ‘saper fare’. Il risultato di questo primo trimestre 2021 è superiore alla dinamica nazionale e dell’intero nord ovest, ma non è purtroppo uniforme per tutti i settori merceologici e per tutte le province", commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.

Meglio dei "cugini" e della media nazionale

Un altro aspetto particolarmente positivo è legato al fatto che il risultato del Piemonte è comunque migliore sia della media nazionale (+4,6%) che dalle performance delle regioni "gemelle", con cui di solito si tracciano paragoni: Lombardia (+3,5%), Veneto (+4,9%) ed Emilia Romagna (+6,1%).

La ripresa delle vendite piemontesi oltre confine riguarda, in questi primi tre mesi del 2021, la maggior parte dei settori di specializzazione. Unica eccezione è quella della filiera del tessile e abbigliamento, che mostra, purtroppo, ancora un calo di forte entità (-15,7%). Particolarmente positivi i risultati di mezzi di trasporto (+16,7%) e dal settore dei metalli e dei prodotti in metallo (+19,1%).

All’interno del comparto dei mezzi di trasporto (primo per quota sull’export regionale), va evidenziata la crescita dell’export di autoveicoli (+55%) e della componentistica autoveicolare (+9,5%), ancora in calo il settore aerospaziale (-45,5%).

 

Torino e Asti le province con la performance migliore

I più importanti mercati dell’area per le merci piemontesi si confermano quello francese e quello tedesco, con quote rispettivamente pari a 14,8% e 14%. 

A livello territoriale quasi tutte le province evidenziano dinamiche positive, eccetto Biella (-19,6%) - penalizzata dalla specializzazione tessile - e Novara (-2,7%). Le realtà che mostrano la crescita più elevata sono Asti (+12,9%) e Torino (+11,9%).

Massimiliano Sciullo

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