Che la pedonalizzazione di Borgo Dora fosse diventata una questione personale, con attacchi reciproci che vanno ben al di là del gioco delle parti e della comprensibile dialettica tra politici e cittadini di opposti schieramenti, è un fatto ormai assodato. La Commissione di giovedì in Circoscrizione 7, organizzata per fare il punto della situazione sulla sperimentazione che va avanti dall'estate 2020, non ha fatto altro che confermare quanto emerso non solo sui social ma anche in tutte le precedenti occasioni pubbliche.
Lapietra: “Mantenere la sperimentazione su via Mameli, rendere strutturale il resto”
A scuotere ulteriormente la situazione, non solo sbloccando l'impasse istituzionale ma anche provocando ulteriore dibattito e polemica, è stata la nuova proposta dell'assessora alla viabilità della Città di Torino Maria Lapietra, più che mai decisa a deliberare la pedonalizzazione definitiva del borgo ma ampiamente disposta a mediare con le istanze portate dai detrattori del progetto: “A fronte – ha annunciato – di una resa strutturale che ci permetterebbe anche di ottenere i fondi europei Next Generation e React, potremmo mantenere la sperimentazione sulla sola via Mameli in modo da poter valutare meglio il da farsi anche attraverso sopralluoghi tecnici da realizzare nelle prossime settimane”.
La proposta spartiacque: riaprire il primo tratto di via Mameli
Il nodo fondamentale riguarda proprio via Mameli, che alcuni comitati di cittadini avevano chiesto di riaprire in modo da 'alleggerire' il traffico circolante su piazza della Repubblica. L'idea del Comune è proprio quella di assecondare, almeno in parte, questa visione: “Proponiamo – ha spiegato l'architetto Davide Amendola – una sua parziale riapertura spostando il varco di accesso alla parte pedonale in prossimità dell'incrocio con via Lanino, permettendo la circolazione a doppio senso di marcia in entrata e uscita da piazza della Repubblica con l'obiettivo di agevolare le attività commerciali. Per favorire il deflusso del traffico di Porta Palazzo interverremo invece sull'impianto semaforico perimetrale, principalmente su corso Regina Margherita”.
Le reazioni e le polemiche
A rifiutare categoricamente questo tipo di soluzione è chi su Borgo Dora Camminabile ha investito l'ultima parte del proprio mandato istituzionale: stiamo parlando della Circoscrizione 7: “Siamo contrari - ha commentato il presidente Luca Deri – a una riapertura, anche se parziale, di via Mameli perché immaginiamo già le auto che cercano di accedere al borgo e, una volta constatata l'assenza di parcheggio, lasciano l'auto in tredicesima fila”. Di tutt'altro avviso è la presidente del comitato La Voce di Tutti Daniela Rodia: “L'apertura di via Mameli - ha ribattuto – è stata richiesta su dati oggettivi, constatando il fatto che gran parte dei residenti non è a favore della pedonalizzazione. Non si spiegherebbero, altrimenti, i 10 mesi di contestazioni”.