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Economia e lavoro | 21 giugno 2021, 11:50

La tragedia di Biandrate, ma non solo: il sindacato alla "sfida" dell'intelligenza artificiale. "Al centro il lavoratore e la persona"

Convegno della Cgil su diritti e tutele di fronte alle nuove tecnologie. Valfrè: "L'IA ha già cambiato le nostre vite e il nostro lavoro: la logistica è uno dei settori più colpiti, ma è tutta la contrattazione che deve cambiare"

profilo umano digitalizzato

L'avvento dell'intelligenza artificiale porta grandi cambiamenti nel mondo del lavoro

Come influenzerà l'intelligenza artificiale il mondo del lavoro? E' una domanda che risuona ormai da tempo. E che ancora adesso (come in passato per altre evoluzioni tecnologiche) oscilla nella risposta tra le rassicurazioni e i timori più consolidati. Dal punto di vista sindacale, la partita "vera" è quella dei diritti, come dimostrano ancora gli ultimi episodi di cronaca in cui le nuove economie spesso sfuggono a tutele e principi consolidati.

"L'intelligenza artificiale ha già modificato le nostre vite e il nostro modo di lavorare - dice Enrica Valfrè, segretaria generale di Cgil Torino  - e quindi bisogna anche capire come cambiano le dinamiche di contrattazione. Ci sono poi aspetti etici, di conoscenza e di responsabilità pubblica".

Impossibile, in questo senso, non pensare ai fatti drammatici che si sono verificati nei giorni scorsi a Biandrate, con un sindacalista (Adil Belakhdim) travolto e ucciso durante un presidio legato proprio al mondo delle consegne e dei trasporti. "La logistica è uno dei settori più colpiti dagli effetti dell'intelligenza artificiale, dove da subappalto a subappalto si perde il controllo dell'organizzazione del lavoro e la sicurezza - prosegue Valfrè -. La tecnologia non è mai neutra: bisogna sempre mettere le persone al centro".


[Un momento del dibattito ospitato presso la sede della Cgil Torino]

Il tema è stato al centro del dibattito nella mattinata di oggi, presso il Teatro Q77 di corso Brescia 77, in occasione dell'iniziativa organizzata dalla Cgil Nazionale e dalla Cgil Torino su intelligenza artificiale e lavoro. Una cornice non casuale, visto che proprio Torino punta a diventare la capitale italiana proprio su questi temi.

"La sfida tecnologica non cambia i principi fondamentali legati ai diritti dei lavoratori, alla libertà degli individui e al rispetto della persona", dicono i rappresentanti dei lavoratori.

Su queste considerazioni l’iniziativa del 21 giugno intende approfondire i temi legati all’intelligenza artificiale e alla contrattazione di nuove tutele. "Proprio perché la tecnologia non è mai neutra, è necessario che il sindacato entri nel merito della discussione - dice Cinzia Maiolini, responsabile Ufficio Lavoro 4.0 Cgil Nazionale -. Altrimenti si rischia di aumentare le differenze e le sperequazioni sociali. Non è mai "colpa" della macchina, se qualcosa va storto. Ma evidentemente di una programmazione che non ha tenuto conto di un'eventuale possibilità di pericolo".

E senza dimenticare il mondo del cosiddetto "big data". Gusti, preferenze e dettagli spesso personali che stanno diventando la vera ricchezza dei grandi colossi del settore, perché alimentano l'intelligenza artificiale.

Sul tema, è stato presentato anche il volume realizzato dalla Cgil nazionale “IA: lavorare con l’intelligenza artificiale”: un manuale pubblicato da Futura Ediesse che vuole rappresentare un vademecum sulla intelligenza artificiale che, a partire dalla discussione europea e internazionale sul tema, mette al centro il ruolo della contrattazione.

"La tecnologia non va demonizzata - aggiunge Susanna Camusso, responsabile Politiche di Genere e Politiche Europee ed Internazionali Cgil Nazionale -, ma essendo ciò che influenza e influenzerà la nostra vita e il nostro lavoro, è essenziale per la qualità della vita di tutti noi poterla regolare".

Massimiliano Sciullo

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