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Economia e lavoro | 24 giugno 2021, 07:00

Il fascino dei tatuaggi: gli stili ed il loro simbolismo

La pratica del tatuaggio ha origini molto antiche. Le prime testimonianze risalgono, addirittura, a oltre cinquemila anni fa e ci sono prove certe della loro esistenza anche ai tempi degli antichi egizi e dei romani.

Il fascino dei tatuaggi: gli stili ed il loro simbolismo

La pratica del tatuaggio ha origini molto antiche. Le prime testimonianze risalgono, addirittura, a oltre cinquemila anni fa e ci sono prove certe della loro esistenza anche ai tempi degli antichi egizi e dei romani. I questi casi servivano a marchiare gli schiavi e i prigionieri e, nel caso dei cristiani, simboleggiavano, invece, la fede in Dio.

Dopo i contatti con gli abitanti delle isole del pacifico, fu James Cook che nel 1798 portò alla conoscenza, in Europa, del termine Tattoo. Da quel momento in poi il tatuaggio si diffonde un tutto l’occidente e, successivamente, verso la fine del novecento, diventa quello che conosciamo adesso, ovvero una moda e una tendenza che viene condivisa da milioni di giovani, e non solo, in tutto il mondo per comunicare un messaggio. Si può, quindi, affermare che si tratta di un vero e proprio linguaggio.

Gli stili di tatuaggio più importanti e influenti

Come in qualsiasi altro ambito artistico, anche nella Tattoo Art lo stile possiede una vera e propria valenza simbolica. Infatti, sottolinea dei significati ben precisi. Tra gli stili più noti, sicuramente, ci sono i tatuaggi Maori una moda proveniente dall’Oceania. Uno dei più famosi, storicamente, è il Moko che ha origine dai guerrieri che venivano celebrati tramite incisioni sui loro visi che miravano a destare paura verso i nemici. Un altro importante stile, di questo popolo, è il kirituhi che, pur essendo sempre solenne, rappresenta l’aspetto più decorativo dei tatuaggi.

Un altro stile, senza tempo, è quello tribale che ha origine dalle tradizioni indigene dell’Amazzonia. Il significato cambiava in base alle tribù di appartenenza. In questo caso, c’era un forte legame tra tatuaggio e preghiera. Il simbolo tatuato rappresentava il ruolo della persona nella sua comunità.

Lo stile giapponese: simbolismo e principali tecniche

I tatuaggi giapponesi hanno origine dalla tradizionale e antica cultura nipponica nota per l’estrema bellezza e la ricerca della perfezione. I tattoo realizzati in questo stile riflettono queste precise caratteristiche. I tatuaggi giapponesi, infatti, vengono realizzati mettendo la massima attenzione e cura nelle sfumature e in ogni piccolo particolare.

Il loro fine è sia di tipo decorativo che spirituale, e sono realizzati in uno stile che intreccia diversi simboli che donano al tatuaggio un estremo valore artistico e sociale. I tattoo giapponesi sono conosciuti con il nome Irezumi, termine che deriva da "ireru" che vuol dire inserire e da "sumi" che, invece, significa inchiostro. Un altro termine che li identifica è Horimono, da "horu" che significa inscrivere e "mono" qualcosa.

Irezumi identifica i tatuaggi con significato negativo (punitivi), mentre Horimono hanno una funzione di decorazione del corpo. La tecnica tradizionale dei tatuaggi giapponesi è conosciuta con il nome di Tebori e prevede l’uso manuale di aghi (bagnati nell’inchiostro) posti su una canna di bambù.

Lo stile ha origine dall’arte figurativa e utilizza dei colori vivaci, sfumature e intrecci di soggetti, raccontando una storia che descrive il carattere della persona tatuata.

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