"La linea ferroviaria Torino Lione è il trasporto del futuro e ne rappresenta la sostenibilità ambientale, economica sociale e culturale", sottolineano Mimmo Carretta (segretario Partito democratico di Torino) e Nadia Conticelli (responsabile Trasporti Pd Torino).
"Oggi salutiamo con soddisfazione l’assegnazione dei lavori lato Francia per 48 nuovi chilometri del tunnel di base, per un totale di tre miliardi di lavori. Un segnale positivo, forte, che rappresenta la migliore risposta alla violenza infondata e reazionaria scatenata nei mesi scorsi intorno al cantiere della Tav lato italiano. Ora è tempo di guardare avanti, verso il futuro di quest’opera e del suo completamento, nodo fondamentale per il Corridoio Mediterraneo, l’Italia e soprattutto per il Piemonte", aggiungono i due esponenti dem. "Lo diciamo da tempo, anche se troppo spesso la demagogia ha preso il sopravvento sulla realtà delle cose. Un risultato non scontato su cui il Partito Democratico ha scommesso e lavorato da tempo".
"Oltre alla strategicità dell’opera, oggi l’apertura di nuovi cantieri crea lavoro, in un momento estremamente delicato dal punto di vista sociale. Si stima che al picco dei lavori i lavoratori impiegati nell’opera saranno circa 8000, tra lavoratori diretti e indiretti, ed è innegabilmente una buona notizia. Le imprese si sono impegnate ad assumere persone in difficoltà lavorativa e a garantire la sostenibilità ambientale dei cantieri. Questo significa guardare al futuro in maniera attiva ed è la modalità migliore per affrontare la ripresa economica", hanno concluso Carretta e Conticelli.
“L’assegnazione da parte di Telt dei bandi di gara per completare la parte francese del tunnel della Torino–Lione pone definitivamente la parola fine a qualsiasi tentativo di bloccare l’opera", ha dichiarato Silvia Fregolent, capogruppo di Italia Viva in Commissione Ambiente alla Camera. "Resta però il rammarico per le titubanze ideologiche di esponenti dei governi Conte che hanno fatto sprecare all’Italia tempo prezioso e che causeranno inevitabilmente lo slittamento di oltre un anno dei tempi previsti per la realizzazione della Tav".
Di parere totalmente opposto Francesca Frediani, consigliera regionale valsusina del neonato Movimento 4 Ottobre: "Arriva oggi l’ennesimo annuncio trionfale di Telt sull’assegnazione dei lavori di scavo in Francia. Parliamo di appalti aperti due anni fa, mentre in Italia tutto tace. Si arriva pure ad incolpare il Covid per il ritardo accumulato dal soggetto promotore: siamo alle comiche".
"Non un centimetro di tunnel scavato in questi anni: il TAV è ormai un argomento buono, ma neanche tanto, per occupare gli spazi della campagna elettorale di una politica senza idee e prospettive. Una ricetta vecchia, fuori dal tempo e in direzione decisamente contraria rispetto alle esigenze reali del nostro mondo. Nessuno che abbia il coraggio di affrontare il tema con obiettività e lucidità, per evitare di dover ammettere che il TAV è soltanto un'opera inutile e devastante, un vero e proprio delitto climatico in cui nessun governo dovrebbe investire un solo euro di denaro pubblico".