L'ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, Mino Giachino, oggi legato al candidato sindaco del centrodestra a Torino Paolo Damilano, ha scritto una lettera aperta alla sindaca Chiara Appendino, per chiedere un suo intervento per impedire la ventilata cessione della Palazzina del Lingotto da parte di Stellantis.
Giachino sottolinea l'enorme valore simbolico della Palazzina "nella quale si trovavano gli Uffici dell’Avvocato Agnelli e quelli di Sergio Marchionne. Capisco che delicatezza e stile in alcuni manager siano sopravanzati dalle stock option per le quali si potrebbe vendere qualsiasi cosa... Ma la città che fa?", si domanda l'ex sottosegretario ai Trasporti e leader dell'associazione Sì Tav Sì lavoro a Torino.
"Stiamo subendo pesanti effetti economici della mancata politica industriale dell’auto che l'ex Premier Conte avrebbe potuto dare al Paese dopo la sua visita a Torino nell'ottobre del 2019. Ora perdiamo anche un pezzo di Storia industriale. Di solito quando si perde la memoria storica più si svende il presente", aggiunge l'esponente del centrodestra, che poi si rivolge direttamente alla sindaca Appendino: "Non puoi chiedere a John Elkann che la famiglia Agnelli acquisisca questo bene e lo doni alla Città di Torino?".
Amara la conclusione di Giachino: "Certo è che dall'accordo tra Fiat e Peugeot, Torino sta prendendo solo sberle dal vertice di Stellantis. I partiti torinesi e i consiglieri comunali non hanno nulla da dire?", si domanda l'ex sottosegretario ai Trasporti.