Se a fine luglio il Po mostrava gli effetti dei cambiamenti climatici in tutta la loro inquietante forza, non si può dire che la situazione di quest'ultimo scorcio di agosto sia migliorata. Le temperature elevatissime delle ultime due due settimane, infatti, hanno riportato il fiume in secca, situazione che ha coinvolto anche la Dora Riparia.
La carenza d'acqua (a luglio la diminuzione di portata è stata stimata nel 30%), alimentata dalla totale assenza di piogge, ha fatto emergere nuovamente isole di fango, pietre, detriti vari come grossi tronchi portati dalla corrente e una notevole quantità di rifiuti tra cui alcune biciclette.
Poco hanno fatto in questo senso, quindi, i forti temporali comprensivi di grandine – brevi ma eccessivamente intensi – che hanno costellato l'estate torinese provocando più danni a cose e persone che altro.
Il miglioramento previsto dagli esperti a fine luglio, evidentemente, ha già esaurito la sua influenza positiva.